Una targa in marmo sarà posta in località Albarea alle pendici del Grammondo per commemorare i diciassette partigiani italiani e francesi che, dopo due giorni e tre notti di atroci torture, furono fucilati dai soldati tedeschi il 12 agosto 1944. La tortura fu terribile al punto che per impedire che le grida venissero sentite a Sospel i nazisti fecero rullare a lungo i tamburi. Tre giorni dopo l’eccidio le forze alleate sbarcarono sulle coste francesi.
Un’iniziativa lanciata dall’ANPI e abbracciata dal Comune di Sospel e dai Comuni italiani di Olivetta S. Michele, Ventimiglia e Sanremo, città natali dei partigiani caduti. “Fra i morti anche un soldato calabrese di nome Larosa – come racconta lo scrittore Enzo Barnabà - I parenti non hanno mai saputo della sorte del congiunto fin quando il figlio, ormai in pensione, ha deciso di mettersi alla ricerca e seguendo alcuni indizi ha raggiunto Sospel dove il Sindaco lo ha informato raccontandogli di chi fosse il padre e del suo martirio”.
La targa che è in fase di lavorazione verrà posta il 12 agosto prossimo in occasione della ricorrenza celebrativa alla presenza delle autorità dei citati Comuni. Saranno anche collocate due bandiere, italiana e francese, a memoria della solidarietà e dell’unione di due popoli che le dittature avevano reso nemici.