“Quando uno più uno fa tre” non c’è un errore di calcolo, ma c’è la solidarietà delle cooperative. Parola di Papa Francesco, che così si era espresso un anno fa davanti ai rappresentanti di Confcooperative, la Confederazione delle Coop Italiane, quelle stesse che oggi, presso la Camera di Commercio di Genova, hanno tenuto l’assemblea per il 2016.
Le stesse parole del Papa sono state riprese dal sindaco Marco Doria, per evidenziare come i valori insiti nelle cooperative e nelle persone che ne fanno parte, messi insieme, costituiscano quelli specifici, appunto della cooperazione solidale, che insieme a “legalità e trasparenza sono la sfida che ognuno deve porsi ogni giorno.”
Parole-chiave, quindi, che vanno a unirsi a sviluppo e territorio. Obiettivo del congresso, che insieme al presidente nazionale Maurizio Gardini, ha visto partecipare i delegati di oltre 500 cooperative, è stato quello di approfondire nuovi scenari e nuove vie per rilanciare lo sviluppo economico e sociale su basi solidaristiche. I numeri, infatti, sono di rilievo, in quanto tra soci, lavoratori e addetti le persone coinvolte sono ben 15 mila con un fatturato di 400 milioni di euro. “Un risultato straordinario - ha commentato il presidente regionale Stefano Marastoni - probabilmente senza precedenti nella storia dell’associazionismo imprenditoriale italiano, che rappresenta per noi un’occasione per mettere in luce la peculiarità cooperativa anche per il futuro della nostra regione.”
Futuro che, vista la crisi ancora in corso e il cui effetto si trova nella diminuzione del numero delle cooperative iscritte presso le CCIAA (con un calo dello 0,8% tra il 2014 e il 2015), si prospetta in salita, ma pensando al miglioramento. In particolare in Liguria si registra un tessuto imprenditoriale costituito da 537 cooperative iscritte nell’elenco nazionale degli aderenti, di cui 418 iscritte come regolarmente attive. I soci sono oltre 20 mila e gli occupati, a vario titolo, 8.100.
E sta registrando un dato in crescita l’occupazione “rosa”: il 56,9% degli addetti è infatti donna, e l’incidenza delle cooperative femminili è salito dal 22,3% al 22,6% del 2015 (con un numero più elevato, a livello regionale, nello Spezzino). Mentre resta stabile, intorno al 5,5% l’incidenza di quelle giovani e di stranieri, che costituiscono l’8,6% del totale degli occupati nelle coop. Infine, tra quelle attive della regione, si registra una crescita del fatturato che si attesta al +2,1% (nel 2014 rispetto al 2008).