Politica - 11 marzo 2016, 11:47

Bordighera: tetto in amianto su un condominio, Marani (M5S) vuole che il comune intervenga

"Visto che il caseggiato risulta essere stato realizzato negli anni '60 ci si può tranquillamente immaginare che l'amianto non sia così compatto, come ci raccontano essere, e quindi, si richiede un intervento urgente del comando dei Vigili, del settore tecnico, dell'ASL 1 e dei proprietari di A.R.T.E. Imperia. Si richiede, inoltre, la creazione di un registro dei palazzi con tetti realizzati in amianto che sappiamo essere più di uno a Bordighera" - conclude Marani.

"Vista la documentazione Prot. 26066 inviataci dallo staff del Sindaco, sotto nostra puntuale richiesta, e viste le precedenti segnalazioni da parte di cittadini chiediamo chiarimenti all'amministrazione comunale circa la presenza di un tetto in amianto nel condominio di Via del Lavoro 17/a a Bordighera di proprietà di A.R.T.E. Imperia".

David Marani, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle ha proposto questa interpellanza al comune di Bordighera. "Da tale documentazione si evince che A.R.T.E. Imperia dichiara (Prot. N° AG58A001 del 09 Dicembre 2015) che il tetto è costantemente monitorato e a comprova di tale dichiarazione A.R.T.E. Imperia allega un foglio di comunicazione all'ASL 1, in data 23/05/2013, dove si analizza la questione e si definisce “ amianto compatto “ senza dare alcuna ragione tecnica che possa tranquillizzare i condomini o gli abitanti circostanti".

"Sul fatto che A.R.T.E. Imperia dichiari che è “costantemente monitorato” relativamente all'amianto abbiamo grossi dubbi in merito, - denuncia il pentastellato - visto che, l'ultima comunicazione all'ASL 1 è datata 23/05/2013 e visti i solleciti fatti da questo comune inoltre anche se fosse compatto ci si dovrebbe aspettare da parte dei proprietari un intervento di consolidamento ulteriore e di trattamenti a protezione del possibile subentro dello sfarinamento e del conseguente distacco di materiali. Ma ricordiamo alla giunta che il comune si deve far carico di intervenire per legge e non solo mandando alcune letterine, richiamando i controlli dell'ASL 1, controlli a cui chiediamo di poter partecipare di persona, salvo preavviso per iscritto in forma posta PEC".

"Visto che il caseggiato risulta essere stato realizzato negli anni '60 ci si può tranquillamente immaginare che l'amianto non sia così compatto, come ci raccontano essere, e quindi, si richiede un intervento urgente del comando dei Vigili, del settore tecnico, dell'ASL 1 e dei proprietari di A.R.T.E. Imperia. Si richiede, inoltre, la creazione di un registro dei palazzi con tetti realizzati in amianto che sappiamo essere più di uno a Bordighera" - conclude Marani.

C.S.