La definizione più ricorrente di Mobbing, corrisponde ad un insieme di comportamenti aggressivi di natura psicofisica e verbale, esercitati da una persona o un gruppo di persone nei confronti di altri soggetti. Ma quando ci si trova davvero ad aver a che fare con dei mobber e chi può aiutare in questi casi?
Nel 2012 nasce ad Imperia l'Associazione No Mobbing, per volere di Salvatore Masuzzo che, vittima di tale fenomeno, decise di creare un sodalizio per aiutare chi potesse trovarsi nella medesima situazione. Dall' esperienza di Salvatore nacque un libro, “Perseguitato per vendetta”, dove il fondatore, ex carabiniere, racconta la violenza subita da parte dei suoi comandanti, che lo portatono ad una distruzione psicologica e fisica. Il libro testimonianza, viene regalato a tutti coloro che decidono di iscriversi all'Associazione. Il Ce.s.p.Im, centro servizi volontariato di Imperia, supporta le attività dell'Associazione No Mobbing, fornendo un aiuto pratico e concreto sotto diversi aspetti.
“Il mobbing racchiude una serie di atteggiamenti violenti, vessatori e umilianti, messi in moto in modo sistemico nei confronti di un lavoratore, che siano posti in essre da almeno 6 mesi. L'ambiente in cui il mobbing ha maggiore terreno fertile è nel settore pubblico. Esiste il mobbing orizzontale, messo in atto dai colleghi, quello verticale ad opera del datore di lavoro e infine ascendete, rivolto al superiore gerarchico. In tutti i casi, vengono presi di mira i soggetti ritenuti più timidi, riservati o troppo produttivi” spiega Filomena Masuzzo, Presidente di No Mobbing, che sta portando avanti il lavoro del padre, assieme alla mamma e alle sorelle.
In un certo senso, appartenente alla stessa famiglia dello stalking e del bullismo, il mobbing condiziona la vita della sua vittima, non solo nell'ambiente di lavoro, ma nella quotidianità, con conseguenze patologiche come l'alterazione dell'equilibrio psico-fisico, ipertensione o disturbi comportamentali. Per questo l'Associazione No Mobbing ritiene che sia importante educare per prevenire il fenomeno, e lo fa sia attraverso convegni pubblici gratuiti sia attraverso corsi nelle scuole di tutta la provincia. Proprio i ragazzi che frequentano la quarta e la quinta superiore, che si stanno cioè avvicinando al mondo del lavoro, hanno l diritto e il dovere di comprendere cosa sia il mobbing, sia per non subirlo, che per non farlo subire agli altri. Con lo stesso intento, l'Associazione organizza gruppi di aiuto dove, attraverso un facilitatore, le persone vittime di mobbing possano trovare una valvola di sfogo e confrontarsi.
Con il motto “Aiuta il tuo datore di lavoro, rispettalo e da questi fatti rispetare” all'Associazione No Mobbing, si può trovare un primo aiuto di accoglienza, per valutare assieme il caso e la gravità della situazione del lavoratore. Il passo successivo è la consulenza psciologica e legale di professionisti del settore che potranno seguire la persona vittima di Mobbing.
Se conoscete qualcuno che sta attraversando una crisi a causa del mobbing o se voi stessi siete in difficoltà, potete contattare l'Associazione No Mobbing al numero 388.99.87.416 oppure conusltando il SITO.
E' possibile inoltre contribuire al supporto dell'Associzione, donando il 5%1000 al codice fiscale CF 91040950080