Un nuovo incontro a Imperia con Claudio Scajola. L'ex Ministro, questo pomeriggio all'Hotel Rossini ha voluto fare quadrato attorno alla situazione attuale di Forza Italia e del centro destra che, in vista delle prossime elezioni amministrative, che, in provincia di Imperia si svolgeranno in diversi comuni, il più importante Diano Marina, si trova ad affrontare una crisi che vede il partito di Silvio Berlusconi in netta difficoltà nei sondaggi.
"Un incontro con tutti i sindaci, gli amministratori dei comuni dove si va a votare che fanno riferimento a questa squadra di amici storici che ho nella provincia di Imperia. - ha detto al termine Scajola a Sanremo News - Abbiamo esaminato la complessità del momento politico e anche qualche notizia in più che io potevo dare loro in base ai miei rapporti e i miei confronti che ho fatto anche negli ultimi giorni a Roma. Un esame dei comuni in cui si va a votare in queste amministrative di giugno con l'obiettivo di fare liste civiche dovunque, al di là degli schieramenti ideologici, delle contrapposizioni fittizie, ma individuando persone che hanno consenso, che hanno stima da parte delle persone, per poter governare bene questi comuni di cui c'è assoluto bisogno.
Il tema più scottante era quello di Diano Marina dove, confrontandoci con loro, lo faremo ancora la settimana prossima, cercheremo di capire, di sapere meglio, cos'è meglio fare per il rilancio della città di Diano Marina".
Scajola dunque apre alle liste civiche, smentendo quanto dichiarato nelle scorse settimane dal Presidente della Regione Giovanni Toti che aveva espresso l'intenzione di riproporre la stessa coalizione che vede in Regione governare Forza Italia e Lega Nord.
"No, a Diano Marina non c'è nessuna intenzione di trasformarla in una competizione di carattere politico, come ho detto. E' un comune piccolo, dove si vota a turno unico e dove ci sarà una presenza nostra attraverso una lista civica e vedremo insieme a chi, lo si deciderà, lo decideranno poi i dianesi nel rispetto di una storia, di una tradizione e nella scelte delle persone che si ritengono più idonee senza nulla di calato dall'alto".
L'ex Ministro ha poi commentato la sentenza del Consiglio di Stato che ha dichiarato illegittimo lo scioglimento del Comune di Ventimiglia.
"Come è noto anche alla vostra redazione, io dal primo giorno ho dichiarato che in questo territorio, che bene conosco, non c'era nessun condizionamento, di qualunque comune di questa provincia, amministrato da qualunque parte politica, di centro destra, di centro, di sinistra, da parte della criminalità organizzata. Questa ulteriore sentenza ha dimostrato che così è, e ha anche detto, nelle motivazioni, che non c'era né prova, né alcun indizio che ci fosse un condizionamento. E allora perché è successo? Perché ci sono state indagini fuorvianti? Perché ci sono state superficialità? Perché ci sono state non professionalità? Perché si è creato questo scombussolamento che nel tempo ha portato, casualmente dopo le mie dimissioni da Ministro, due mesi dopo allo scandalo sul porto di Imperia che è finito con un processo a Torino con tutti assolti (è stata però fissata la prima udienza del processo d'appello ndr), che nel frattempo ci ha lasciato un porto incompiuto e tante rovine, e tante cause civili in corso, e dopo è stato sciolto, casualmente, il comune di Bordighera, e poi il comune di Ventimiglia. E poi, andando a votare sulla scia di tutti questi presunti scandali si sono rovesciate tutte le amministrazioni civiche di questo territorio.
Questo mi fa dire che c'è stata una strumentalizzazione politica per conquistare un territorio, al di là e al dispetto della volontà dei cittadini. Mistificando la realtà attraverso indagini fuorvianti che sono tutte evaporate di fronte all'approfondimento di un sano giudizio delle massime magistrature".