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Politica | 23 febbraio 2016, 14:13

Imperia, vicenda Tradeco, le precisazioni del sindaco: "Dopo l'incontro di oggi è il caso di chiarire alcuni aspetti"

"Il Comune non può essere chiamato in causa per il pagamento delle somme ancora dovute ai lavoratori, somme che peraltro sono disponibili presso altri Comuni anche grazie alla lettera che il Comune di Imperia scrisse in tempi non sospetti, dimostrando notevole lungimiranza"

Carlo Capacci

Carlo Capacci

"Vorrei fare chiarezza sulla vicenda degli stipendi dei lavoratori Tradeco, una volta per tutte". Ad intervenire a seguito della protesta dei dipendenti ex Tradeco sotto il palazzo comunale, è il Sindaco Carlo Capacci che spiega: "Il Comune di Imperia, come da accordo con la Tradeco, doveva pagare gli stipendi per il lavoro prestato nei mesi di giugno e luglio 2015. Le buste paga pervenute contenevano anche la liquidazione e altre indennità. Il Comune ha puntualmente provveduto – come concordato dinanzi al Prefetto - alla liquidazione delle somme dovute ai lavoratori per l’attività prestata, sostituendosi all’appaltatore ai sensi dell’art. 5 del Regolamento di attuazione del Codice dei Contratti Pubblici. Inoltre Il Comune aveva provveduto ad invitare tutti i Comuni del comprensorio a sospendere l’ultimo pagamento alla Tradeco, per far sì che si accumulassero somme utili al pagamento dei lavoratori per la differenza relativa al TFR e agli oneri accessori, come le ritenute  sindacali e le ritenute IRPEF impropriamente trattenute da Tradeco.

L’interpretazione del Comune di Imperia si è dimostrata corretta in quanto i lavoratori, non vedendosi accreditare la differenza della busta paga, hanno successivamente agito in sede legale nei confronti di Tradeco e non del Comune, mediante lo strumento giuridico del decreto ingiuntivo. Il Tribunale ha riconosciuto la legittimità del credito: il debitore quindi era ed è Tradeco.

Successivamente, i lavoratori, mediante lo strumento giuridico del pignoramento presso terzi, hanno richiesto le somme ad alcuni Comuni del comprensorio. In questa fase è stato erroneamente supposto che il Comune di Imperia fosse debitore nei confronti della Tradeco di 129 mila euro. Questo è il motivo dell’opposizione in giudizio da parte del Comune di Imperia che mira a far chiarezza sul fatto che il debito nei confronti di Tradeco è pari a euro ZERO. Il Comune non può essere chiamato in causa per il pagamento delle somme ancora dovute ai lavoratori, somme che peraltro sono disponibili presso altri Comuni anche grazie alla lettera che il Comune di Imperia scrisse in tempi non sospetti, dimostrando notevole lungimiranza.

Vorrei anche fare chiarezza in maniera definitiva sulle spettanze del legale incaricato dal Comune. L’accordo di transazione che ha messo fine all’appalto Tradeco, prevedeva chiaramente che la parcella dell’avvocato fosse pagata interamente dalla Tradeco. È un piccolo dettaglio che in questi mesi è sfuggito a molti. Chi insinua che il Comune avrebbe preferito pagare il suo legale prima dei lavoratori - conclude Capacci -, dice il falso in quanto l’intero ammontare di stipendi e parcella era ed è a carico della Tradeco che avrebbe dovuto sapere se era in grado o meno di onorare il debito".

C.S.

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