Politica - 23 febbraio 2016, 09:59

Ventimiglia: mozione del Consigliere Malivindi sull'assistenza ai migranti "Un segno di coesione"

"In particolare si chiede che venga interpellato l'Anci, gli altri sindaci della provincia e le altre prefetture della Regione e che le forze impiegate nella gestione dei flussi vengano ripartite tra le varie province e comuni, perché non è ammissibile che Ventimiglia gestisca tutto da sola”.

“Un segno di coesione contro le decisioni piovute dall'alto: ecco perché è stato importante votare insieme la mozione di ieri sera volta a chiedere spiegazioni a fronte del bando del Prefetto da 5 milioni di euro che permetterà all'affidatario di creare strutture di massimo 80 posti sul territorio imperiese, senza indicazioni sui comuni ove esse sorgeranno. In particolare si chiede che venga interpellato l'Anci, gli altri sindaci della provincia e le altre prefetture della Regione e che le forze impiegate nella gestione dei flussi vengano ripartite tra le varie province e comuni, perché non è ammissibile che Ventimiglia gestisca tutto da sola”.

E’ questo l’intervento del Consigliere di opposizione (M5S), Silvia Malivindi’, in relazione alla mozione approvata ieri durante l’assise, relativa al centro di prima accoglienza. “Secondo aspetto importante della mozione – prosegue - è la collocazione dei richiedenti asilo del centro in stazione nelle nuove strutture che verranno create: questo al fine di svuotare il centro di assistenza- o forse potremmo ormai chiamarlo "punto ristoro"? - che occupa le aree condominiali dei poveri residenti di Piazza Cesare Battisti e limitrofi, i quali sono giunti da tempo alla totale esasperazione. Su questo punto proseguirà la battaglia del M5S al fine di ridare la libertà e i diritti a quelle persone residenti nel condominio, vittime dell'accoglienza confusionaria e perennemente emergenziale di questo Paese che dimentica i diritti dei suoi cittadini. Ad ogni modo esprimo soddisfazione per i punti che sono stati approvati insieme da maggioranza e opposizione: nonostante qualcuno non li abbia ritenuti risolutivi (limitandosi a votare contro senza però proporre correzioni che sarebbero state magari accettate volentieri) sono un segnale di un comune che ha già dato e che non ce la fa più. Mi è sempre sembrato  troppo facile limitarsi a dire "non è abbastanza" , stare fermi e dire agli altri come si corre, ma si sa che la politica è fatta anche di questo purtroppo”.

“In definitiva – termina la Malivindi - posso affermare come capogruppo che siamo contrari a queste decisioni piovute dall'alto, a queste decisioni prese in fretta in situazioni di emergenza che permettono di creare situazioni precarie come quella del centro in stazione! Questo Paese sembra funzionare solo con emergenze e provvedimenti urgenti e temporanei che poi si trasformano in definitivi. Vorrei che si evitasse di ripetere l'errore fatale del centro e che questo tragico errore venisse risolto”.