Eventi - 23 febbraio 2016, 19:19

Ventimiglia: Luzon, l’autore di ‘Tramonto Libico’, questo pomeriggio alla biblioteca Aprosiana per presentare l’opera

Luzon: "Ci ritrovammo tra due ali di folla armata che urlava: “sgozzate l’ebreo”, fortunatamente non fummo riconosciuti e arrivammo a casa".

Questo pomeriggio alle ore 17:30 presso la biblioteca Aprosiana un nuovo evento dell’associazione culturale Italia Israele che ha visto un numeroso pubblico, tra cui anche il consigliere di opposizione Roberto Nazzari. Al centro della scena lo scrittore internazionale Raphael Luzon che ha presentato il suo ultimo libro ‘Tramonto Libico’, un memoire in cui si racconta la fine della storia millenaria della Comunità ebraica di Libia. Nella prefazione di Roberto Saviano si legge: “Consiglio al lettore di soffermarsi, tenerlo un po’ più a lungo tra le mani, di risfogliarlo e rileggere alcuni passi, perché nelle parole di Luzon possiamo talvolta trovare l’ispirazione per intraprendere un cammino di pace e di memoria”.

Ancora bambino, racconta Luzon nell’opera, fu costretto ad abbandonare Bengasi in seguito al pogrom che nel 1967 le folle arabe scatenarono contro gli ebrei. Inizia così per lui un esilio pieno di nostalgia e sofferenze, di cambiamenti e di nuove sfide davanti alle quali non perde mai la speranza di far tornare a battere, almeno nella memoria, il cuore della sua comunità cancellata dall’impeto distruttivo del fanatismo.

Sono sempre stato aperto al dialogo con tutte le religioni – ha raccontato Luzon – e questo lo devo alle mie esperienze a partire proprio da quelle dell’infanzia, Dio è così grande che non basta una sola religione per esprimerlo. La mia è una nostalgia struggente non della Libia ma di QUELLA Libia, di quel periodo di circa 15 anni che va dal giorno dell’indipendenza sino ai giorni dei disordini e del pogrom”.

I ricordi di quei momenti terribili sono ancora vivi nella memoria di Luzon: “Ero a scuola nel periodo degli esami quando il Preside mandò a casa tutti i bambini ebrei. Con mia sorella percorremmo il tragitto fino alla nostra casa, un tratto di strada di dieci minuti ma che in quei momenti ci sembrò durare ore. Ci ritrovammo tra due ali di folla armata che urlava: “sgozzate l’ebreo”. Fortunatamente non fummo riconosciuti e arrivammo a casa ma un incendio riempì le stanze di fumo nero, se avessimo aperto la finestra ci avrebbero subito individuati. Non c’era scelta o asfissiati o linciati. Abbiamo pregato, poi è arrivata la Guardia Reale che ci ha portato in un campo di raccolta”.

Nato a Bengasi nel 1954, laureatosi a Roma in Scienze Politiche, Raphael Luzon è stato corrispondente per vari giornali israeliani in Italia e producer per la RAI in Israele, dove ha anche ricoperto il ruolo di direttore di un ospedale geriatrico. Nel 2000 ha coordinato “Jubillenium”, programma promosso in collaborazione con il Vaticano per l’organizzazione di eventi all’estero legati al Giubileo. Fuggito come profugo dopo l’infanzia da Bengasi, ha quindi vissuto a Roma e Tel Aviv. Oggi risiede a Londra.

Lorenzo Ballestra