Festival di Sanremo - 14 febbraio 2016, 01:30

#Sanremo2016: gli Stadio con 'Un giorno mi dirai' vincono il Festival delle emozioni

Il brano degli Stadio infiamma l'Ariston e la Sala Stampa del Roof

E’ finita e si torna a casa con una certezza: i vincitori sono gli Stadio con “Un giorno mi dirai”. A conferma di quanto questo Festival sia stato originale  in tutte le sue sfaccettature e abbia fatto emozionare. Del resto Vasco Rossi era certo della loro vittoria.

La direzione artistica di Carlo Conti, confermata anche il prossimo anno, è una sicurezza.
Un ottimo mix quest’anno fra musica, canzoni, arte, cultura, comicità e chi più ne ha più ne metta. Alzi la mano chi non ha trovato almeno una cosa che gli sia piaciuta, che sia stata Cristina D’Avena o la Fracci di Virginia Raffaele. Io ne ho trovate tante, nonostante la stanchezza di queste lunghe maratone.  

Non sono pesate più di tanto le gaffe di Garko, l’inesperienza di Madalina e le marchette piazzate qui e là, perché le canzoni a loro modo sono state sempre le protagoniste, supportate da storie di vita che ci hanno dato modo di riflettere, di sognare e esprimere le nostre opinioni.
Brava Virginia Raffaele e superbo Carlo Conti che ha superato il se stesso dello scorso anno. Bravi gli Stadio che anche loro, probabilmente, dopo tanti anni hanno realizzato un sogno!

Questo il racconto dell’ultima serata.

Eccoci arrivati all’ultima serata di questo 66esima edizione del Festival di Sanremo e meglio non si poteva cominciare se non con fare cantare il vincitore delle Nuove Proposte Francesco Gabbani, mentre si combattano gli ultimi colpi di televoto per il ripescaggio. A sorpresa viene riammessa alla gara Irene Fornaciari.

Il Volo in collegamento da New York  dispensano consigli ai contanti, ma forse dietro le quinte ci sono giusto un paio di artisti che hanno qualche anno di esperienza più di loro.

La perfezione tecnica e fisica di Roberto Bolle che balla con il Rock dei Queen, un connubio perfetto.

Già sapete che questa sera non commenterò le canzoni in gara, le canterò solamente. Dopo una settimana sono diventate tutte belle per me le canzoni, tutte da ascoltare e canticchiare.

Fiorello fa l’imbocca al lupo Francesca Michielin  “Nessun grado di separazione”

Miguel Bosé è il portafortuna di Alessio Barnabei “Noi siamo infinito”

Virginia Raffaele stasera è Virginia Raffaele, ma è comunque simpatica, spigliata e bellissima. E’ lei la rivelazione e la conferma di Sanremo

Salvatore Esposito introduce Clementino “Quando sono lontano”

Gabriel Garko stasera si è pettinato e così assomiglia ancora di più al suo sosia che abbiamo  visto ieri sera in sala stampa con Rocco Tanica.

Loredana Bertè presenta Patty Pravo “Cieli immensi”

Strepitosa Virginia Raffaele nel siparietto con Roberto Bolle, piacevoli da vedere e simpatici. Molto spontanei, ma allo stesso tempo professionali con “ritmo”, la Cuccarini ringrazia. Un collega mi suggerisce che il prossimo anno potrebbero essere proprio loro a presentare il Festival, lui non ha nulla di inviare a Garko e di sicuro è più spigliato.

Ficarra e Picone  presentano Lorenzo Fragola “Infinite Volte”

J- Ax fa la dedica a Noemi con “La borsa delle donne”

Senza trucco, senza inganno e soprattutto senza vergogna tutti cantano le canzoni dei cartoni animati con Cristina D’Avena. Non si era mai visto al Festival, per me quest’anno vincono “gli strani ometti blu” e con la stanchezza del sabato sera torno volentieri bambina, soprattutto per andare a dormire presto.

Il video messaggio di Mal è per Elio e le storie tese versione metal con “Vincere l’Odio”

Non perde un colpo Carlo Conti che non abbandona mail il palco e si auto-marchetta lo spettacolo che il 5 settembre all’Arena di Verona  terrà con i suoi “fratelli” Giorgio Panariello e Leonardo Pieraccioni. E’ l’anno delle ‘Reunion’ questo e il loro intervento non era previsto in scaletta. Forse era questa la sorpresa? Vedremo, intanto godiamoci il loro spettacolino, spiritosi, unica caduta di stile, secondo me, le battute sul “timbratore in mutande” del Comune di Saremo, potevano evitarlo visto che ospiti della città dei fiori.

Giusy Ferreri presenta Arisa con “Guardando il cielo”

Anche gli intermezzi per sistemare il palco non sono mai banali con Virginia Raffaele che simula un gobbo impazzito.

Carlo Verdone presenta gli Stadio con “Un giorno mi dirai”

Che battutona la farfalla di Garko, non so in quanti l’abbiano capita, mi fa più ridere il fatto che sbagli la presentazione, almeno quello è spontaneo.

Francesco Renga  presenta Annalisa “Il diluvio universale”

I sorcini e non solo saranno contenti, si sono potuti godere un bel po’ il mito Renato Zero, ha cantato i suoi tanti modi essere, il suo passato, il presente e il futuro e ha parlato della sua vita, della quotidianità di tutti, delle cose semplici ma importanti. Davvero, come dice lui, un extra terrestre giunto sulla terra, l’estro che diventa normalità, l’artista che incontra l’uomo ed è strada di vita. 
Ma perché costringere quella povera stella dell’autrice Ivana Sabatini a mostrarsi sul palco, cerca di scappare come una ladra, per chi non ama stare davanti alle telecamere una vera tortura, come la capisco.
Dopo aver interpretato “Gli anni miei raccontami” lascia il palco, con stile anche nelle “gaffe”, senza presunzione, ma con le certezza di chi è entrato nel cuore della gente.

Vincenzo Salemme presenta Rocco Hunt “Wake up”

Dolcenera riceve l’imbocca la lupo dai suoi futuri colleghi di The Voice e canta “Ora o mai più”.

Francesco Pannofino  introduce Enrico Ruggeri “Il primo amore non si scorda mai”

Gabriel Garko legge la poesia del detenuto Giuseppe Catalano, è una bella iniziativa, preferirei non commentare la lettura dell’attore.

C’è Sangiorgi in video per presentare Caccamo e Iurato con “Via da qui”

Comunque stasera Madalina Ghenea non ha ancora sbagliato una volta, mi sembra solo un po’ imbarazzata con il vestito a cui mancano le pietre.

Il video messaggio di Fabrizio Moro fa commuovere Valerio Scanu che canta “Finalmente Piove”

Serena Dandini è la porta fortuna di Irene Fornaciari “Blu”

E questa sera anche l’epilogo dei coniugi Salamoia Marta e Gianluca.

Beppe Fiorello presenta la sua Fiction con un toccante monologo, che fa riflettere e ci riporta alla cruda realtà in questo contesto di festa e fantasia

I tre finalisti sono Caccamo e Iurato, gli Stadio e Francesca Michielin

Scorrono veloci Willi William, Rocco Tanica  e i ringraziamenti

Al terzo posto Giovanni Caccamo e Deborah Iurato,  seconda Francesca Michielin e primi gli Stadio.

Barbara Pasqua