A luglio compirà 51 anni. Ma, lo dice lei, è rimasta bambina. E a guardarla, ci crediamo: che abbia fatto un patto col diavolo?
Parliamo dell'incontrastata regina delle sigle dei cartoni animati degli anni '80 e '90, Cristina d'Avena. Tutto iniziò con 'Il valzer del moscerino', che cantò allo Zecchino d'Oro quando aveva tre anni.
Una vera star, da tutto esaurito ad ogni suo concerto. A portarla all'Ariston è stata una petizione partita dal web e dai social due anni fa con All Music Italia. 200 mila persone, con #cristinadavenaasanremo, l'hanno portata qui in Riviera.
Chi non canta Kiss me Licia, Pollon, Memole e, più di recente, Doraemon. Lei è una rockstar, qui a Sanremo l'affetto delle persone per lei è pazzesco. E l'essere ospite d'onore per la finalissima di domani in fondo è una consacrazione, ma anche un riscatto. Le sigle dei cartoni animati, considerate di serie B, saranno finalmente sul palco dell'Ariston.
Canterà le sue più famose. E, c'è da scommettere, le canteranno tutti, compresi i cantanti in gara. E lei, in gara? "Se mi arrivasse un pezzo adatto alle mie corde, perché no? Ma voglio comunque sempre essere Cristina d'Avena".
Cristina D'Avena al termine della conferenza stampa: