Il Consiglio Comunale di Imperia ha approvato all'unanimità la delibera che chiede alla Regione e all'Asl un passo indietro sull'annunciata chiusura a Imperia dei reparti di ostetricia e pediatria per accorparli all'ospedale Borea di Sanremo.
La serata è stata animata dal dibattito tra i consiglieri di tutte le forze, e dal pubblico presente in sala consiglio, tra cui molti esponenti del comitato che si oppone alla chiusura del reparto imperiese, protagonisti di una raccolta firme che ha visto oltre dodicimila cittadini di tutta la provincia chiedere a Regione e Asl di rivedere i propri piani.
L'Assessore ai Servizi Sociali Fabrizio Risso, nel suo intervento, che ha seguito quello del Sindaco Carlo Capacci e degli altri consiglieri di maggioranza e opposizione, ha annunciato la convocazione di tutti i sindaci della provincia - oggi in Consiglio era presente quello di Diano Marina Giacomo Chiappori, accompagnato dall'Assessore Francesco Bregolin - per discutere la riorganizzazione dei presidi ospedalieri. "Si tratta di una battaglia politica per il mantenimento del reparto, - ha detto Risso - non solo di ostetricia, ma di tutti i reparti che nell'ottica della riorganizzazione che ha in mente l'Asl verranno spostati. Allora è da capire se la Regione vuole portare avanti la politica dell'ospedale unico o se non vuole, e in questo caso, dica cosa intende fare. In questo senso si aprirà un tavolo intorno al quale discuteremo su quali criteri spostare i reparti nell'ambito di una riorganizzazione che non deve penalizzare i cittadini".
A Risso ha risposto il Capogruppo in Consiglio di Forza Italia Piera Poillucci, che invita l'Assessore ad avere pazienza, in quanto, l'Assessore Regionale alla Sanità Sonia Viale, ha preannunciato una riorganizzazione per quanto riguarda l'intera sanità ligure.
Soddisfatta del documento approvato Vittoria Stancanelli, anima del comitato contro la chiusura del reparto di ostetricia che però specifica il ritardo della politica nel mobilitarsi a favore della causa. "E' un primo segnale - ha dichiarato a Sanremo News - ne vogliamo degli altri. Non ci fermiamo a questo primo segnale che va benissimo. Siamo pienamente d'accordo e contenti che comunque il Comune si stia dando molto da fare, però ci aspettiamo anche molto altro. Vorremmo che tutto questo andasse in Regione, che facessero dire alla Regione, e non solo al Comune, che vogliamo delle basi solide, vogliamo effettivamente che ci dicano che le cose devono restare come sono ed è quello a cui noi vogliamo arrivare, dove vogliamo puntare. Ci fa piacere che tutti siano d'accordo con questa cosa, però vorrei specificare che dodicimila persone si sono messe d'accordo per fare le firme. Tutto questo è iniziato dai cittadini e non perché avevano voglia di fare firme. Lo abbiamo fatto perché vedevamo che la politica non stava facendo nulla. Dopodiché la politica si è mossa. Prima nessuno ci dava retta, per cui questa è una cosa a cui io punto moltissimo. E' importante per noi specificarlo. Che poi loro si siano dati da fare e abbiano capito che la cittadinanza aveva comunque voglia di sentire la loro voce e la stanno ascoltando, mi sta bene, ma vogliamo andare oltre tutto questo. Non abbiamo nessuna intenzione di fermare le firme, di fermarci noi come pagina, come cittadini, come tutto, e quando avremo effettivamente delle basi solide, allora sì che le cose possono cambiare, altrimenti non ci fermiamo".
Nico Zanchi, infermiere dell'ospedale di Imperia e sindacalista Cisl, ha commentato a Sanremo News: "E' una notizia positiva, anche il fatto che tutte le forze politiche di maggioranza e minoranza abbiano votato il documento è importante, ed è sicuramente una buona notizia. Il fatto però non deve fermare la lotta, perché i segnali che riceviamo non sono così positivi, perché l'azienda comunque ha in mente, e lo ha detto chiaramente, di portare avanti questo progetto. Tutte le forze politiche e quelle sindacali si devono unire a portare avanti gli elementi per i quali, per esempio noi come Cisl, stiamo sostenendo che è una mossa assolutamente da non fare, sia in termini economici, di spesa, sia anche, come è stato detto chiaramente in questo Consiglio, anche nei confronti della popolazione".
Quali saranno le prossime mosse di politica e sindacati?
"Da parte nostra stiamo elaborando un documento nel quale stiamo raccogliendo le spese che sono state fatte nell'azienda in questi anni, anche a favore della Regione, dove si evidenziano degli sprechi di reparti restaurati e poi non utilizzati e di strutture come Costarainera, completamente ristrutturata e poi cartolarizzata per coprire il buco di bilancio. Quindi noi prepariamo questo documento, che deve essere utile per tutti, per capire dove è andata la nostra provincia e dove dovrà andare per migliorare l'assistenza sanitaria".