Oggi è stato pubblicato sul nostro giornale l’appello di una famiglia di Bordighera che sta vivendo una situazione di particolare indigenza (QUI). Figlio e madre entrambi malati e invalidi con una pensione in due di meno di 300 euro vivono in un alloggio di 20mq a 380 euro al mese e ora sono senza riscaldamento e senz’acqua.
Una situazione simile l’ha vissuta circa un anno fa anche un residente della città di confine che ha voluto esprimere tutta la sua solidarietà alla famiglia di Bordighera: “Li invito a non desistere e a continuare la loro battaglia per risalire la china. Sono certo che l’Amministrazione saprà venirgli incontro così come è successo a me”.
L’uomo, che preferisce restare nell’anonimato proprio per la delicata situazione, ha infatti raccontato la sua storia non tanto dissimile da quella in questione: “Anche io mi sono ritrovato da un giorno all’altro in una brutta situazione. Non che prima vivessi nel lusso ma in qualche modo riuscivo a cavarmela poi di colpo una disgrazia dopo l’altra: lutti in famiglia, perdita del lavoro, lo sfratto. Più andavo avanti e più le cose peggioravano”.
Poi è arrivato l’aiuto da parte del Comune: “Mi sono rivolto ai servizi sociali e ho iniziato piano piano a recuperare ogni cosa. La speranza prima di tutto, poi dei risultati positivi e infine anche la dignità. Può sembrare un cliché ma in certe drammatiche situazioni ti accorgi davvero chi sono le persone che ti restano accanto nel momento del bisogno e chi invece ti era amico solo per opportunismo e alla prima occasione ti volta le spalle. Ne approfitto in ultimo per ringraziare di cuore l’assessore Vera Nesci, le persone dietro gli uffici, il centro ascolto e tutti quelli che mi hanno aiutato, a loro un grande Grazie”.