Questa sera nella sala rossa del Palazzo del Parco alle ore 20:30 ha avuto luogo il primo Consiglio Comunale in streaming, la modalità grazie alla quale da oggi i cittadini potranno seguire le assisi consiliari da casa attraverso internet sul sito del Comune.
Approvata, primo punto all’ordine del giorno, la concessione del servizio di tesoreria comunale che sarà esperita a partire dal 1 aprile, si è passato all’approvazione del DUP, il documento unico di programmazione che sostituisce la vecchia revisione. Con la nuova normativa si ha un documento che unisce vari ambiti programmatori dell’ente. Tale documento prevede la programmazione degli obiettivi strategici, lavori pubblici, alienazioni immobiliari e personale.
“Il documento realizzato – ha spiegato l’assessore Silvano Maccario – è riferito alle linee programmatiche 2016/2018 e descrive la situazione globale dell’ente. Dovrebbe essere di grande utilità purché poi venga collegato a tutto il resto del lavoro. E’ una fotografia dello status dell’ente e un’analisi per una verifica puntuale”.
“Mi son sorti molti dubbi aldilà delle cifre – è intervenuto il consigliere David Marani - E’ un documento molto importante in funzione di un bilancio, ma ho osservato gli obiettivi strategici e ho trovato molti elementi non definiti: ‘in corso’, ‘realizzata’, ‘in fase di studio’ e nessuna spiegazione in merito tranne per poche voci. Se questa è la programmazione siamo messi male perché di strategico non c’è nulla”.
“Quotidianamente in ogni istituzione – ha replicato Maccario - a seconda della parte politica si vede il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto ma quello che conta alla fine sono i fatti. L’anno scorso siamo stati accusati di avere un encefalogramma piatto eppure l’anno scorso come Amministrazione Pallanca abbiamo realizzato più opere di tutte le Amministrazioni precedenti”.
Il gesto di disapprovazione nel corso della pratica del consigliere Luca De Vincenzi non viene digerito però dal primo cittadino che ha replicato: “Lei consigliere scuote la testa e questo è umiliante per chi ha lavorato a fondo sulla questione. La invito a essere più presente in Comune e a non fare demagogia spicciola. Tutto è migliorabile ma noi a differenza vostra non abbiamo la presunzione di avere la conoscenza assoluta”. Ne è seguito un piccolo alterco subito spento dal Presidente Mauro Bozzarelli.
Con l’approvazione del DUP grazie al voto della maggioranza si è passati poi ad esaminare la pratica illustrata dall’assessore Margherita Mariella che vede la realizzazione di 7 villette in zona ‘Selvadolce’: “Questa pratica passa con un emendamento poiché la commissione del paesaggio ha espresso un parere sospensivo per gli aspetti prettamente edilizi”.
Immediata l’espressione di diniego del consigliere Marani: “Il volto di Bordighera cambierà. Si intravede da questo progetto una città più moderna ma allo stesso tempo più cementificata e più invivibile. I metri cubi che questa Amministrazione sta approvando sono notevoli. Non volete cambiare il piano regolatore? Ne vedremo i cattivi risultati alla fine”.
“Non vedo come queste pratiche – ha replicato l’assessore Mariella - possano sconvolgere l’aspetto ottocentesco se si interviene su serre abbandonate. Si parla di recupero del contesto paesaggistico nell’ottica di mantenere le visuali prospettiche e quant’altro. Credo che la commissione paesaggistica e quella ambientale siano competenti nei loro pareri che si sono rivelati nella fattispecie positivi”.
“Il sindaco si è lasciato andare a illazioni in commissione – ha accusato De Vincenzi - dicendo che non siamo intervenuti nel merito perché il nostro esperto ha firmato i progetti per due delle ville. Noi votiamo no lo stesso perché prendiamo coscienza delle nostre scelte”.
“Allora per coerenza dovreste togliere il vostro esperto dalla commissione” la replica di Pallanca.
Ultima pratica è stata quella relativa alla ristrutturazione dell’Angst e del PalaParco. “Nel restyling del PalaParco – ha illustrato l’assessore – si cerca di far dialogare il parco con l’edificio realizzato secondo una struttura semplice mantenendo quindi una naturale continuità”.
“Noi eravamo favorevoli perché ci sembrava utile sbloccare la situazione di Angst, Coggiola e Palaparco con una sola manovra – è intervenuto Marani - Anche perché era stato individuato uno spazio museale di 600mq. Eppure anche se ci è stato garantito che tutto andrà per il meglio siamo un po’ delusi perché questi spazi non garantiranno mostre importanti. Ci asterremo dal votare perché comunque nel complesso rimane sempre una soluzione utile”.
“Noi voteremo no – ha dichiarato invece il consigliere Laganà - perché siamo convinti che un progetto se lo si porta avanti lo si finisce. Noi ad oggi abbiamo solo gli oneri di urbanizzazione derivanti dall’Angst che non saranno sufficienti per completare l’opera e il rischio è che ci ritroveremo con un’opera incompiuta in centro città”.
Passata anche l’ultima pratica con il voto della maggioranza e il solo voto contrario della minoranza, fatta eccezione per l’astensione di Marani, si è concluso alle ore 23 il Consiglio Comunale.