Mario Criscuolo, rappresentante del gruppo nato su facebook "No al trasferimento del reparto di ostetricia e pediatria da Imperia a Sanremo" ha voluto scrivere al presidente della Provincia ed ai sindaci della riviera dei fiori. Da quando è stata resa nota la notizia del futuro accorpamento, molti cittadini si sono mossi per protestare contro la decisione e sul popolare social network a distanza di pochi giorni il gruppo ha raggiunto ben più di 11000 iscritti.
"Il gruppo è nato dall'indignazione nell'aver scoperto, attraverso la stampa locale, della volontà dell'Asl 1 e della Regione Liguria di voler trasferire i reparti di ostetricia e pediatria da Imperia a Sanremo. - spiega Criscuolo nella missiva - Come Lei ben saprà, recentemente sono stati spesi €. 3.000.000 per la ristrutturazione del reparto di ostetricia, la cui consegna dei lavori ultimati dovrebbe avvenire a giorni.
Può sicuramente immaginare lo sdegno di noi cittadini nell'apprendere che, un reparto ove sono stati spesi così tanti soldi (pagati dal contribuente), venga poi chiuso per essere trasferito nella città di Sanremo, dove, per poter adeguare i locali necessari ad accogliere le nascite di tutta la provincia, sarà necessario spendere (o meglio dire sperperare) altri soldi pubblici. In un periodo storico dove le famiglie fanno fatica ad arrivare a fine mese ed occorre eseguire tagli alla spesa pubblica in nome della spendig review, questo spostamento pare, a noi semplici cittadini, di una gravità inaudita.
Lo spostamento, oltre che un danno economico, potrà avere un problema ben più grave del vile denaro, ossia la possibilità di mettere a repentaglio la vita di mamme e bambini! Questo perché, come ben sa, il sistema viario della nostra provincia è assolutamente inadeguato per una proposta simile, infatti sulla costa per raggiungere Sanremo vi sono solo due vie percorribili, autostrada e statale Aurelia; nella storia recente è già successo svariate volte che l'autostrada fosse chiusa (es causa gravi incidenti o incendi) rendendo la circolazione sulla statale Aurelia praticamente a passo d'uomo. Se aggiungiamo il fatto che la mamma possa abitare nel nostro splendido entroterra, può ben capire che raggiungere l'ospedale di Sanremo può diventare un'odissea, e in situazioni dove ogni minuto può essere importante questa cosa non è concepibile!
Per tutte queste ragioni ho creato il gruppo, apartitico e apolitico, e ben presto 11000 cittadini hanno aderito "gridando" il loro no a questo spostamento assurdo. - aggiunge - La risposta dei cittadini, anche attraverso una raccolta firme che ha coinvolto più di 200 attività commerciali, si è fatta subito sentire, la risposta dei nostri politici purtroppo molto meno, ad eccezzione di qualche dichiarazione di due righe dove si dichiarava di essere contrari a tale scelta, ma non si dichiarava, sicuramente per dimenticanza, le azioni che si sarebbero intraprese per evitare tale scelta scellerata.
Data la gravità della cosa, è giunta l'ora di chiedere, alle persone che noi abbiamo votato, di intervenire in modo deciso sulla questione del trasferimento dei due reparti. Sappiamo che a breve vi sarà di nuovo una conferenza dei sindaci per discutere sulla questione, e auspichiamo che i nostri rappresentanti, mettendo da parte i vari colori politici, creino un fronte unito per dire no al trasferimento dei reparti di ostetrici e pediatria da Imperia a Sanremo. - conclude Criscuolo - Non vorremmo un domani piangere la morte di una mamma o di un bambino per questa assurda decisione, le cui responsabilità morali ricadranno su chi poteva dire, ma non ha detto: no, io non ci sto".