Alla luce di quanto è accaduto nell'attentato di Istanbul, il Comitato nato a Coldirodi a sostegno del mantenimento nella frazione sanremese del Parroco, i ‘colantini’ rimarcano come Don Pasquale sia l'ingranaggio che fa girare la comunità di Coldirodi anche tra diverse etnie e religioni.
“È strano – evidenzia il Comitato - in questo tempo dove la chiesa cerca di rimodernarsi sia sorda ma anche cieca. Ci fa sorridere in maniera positiva il fatto che in un tempo dove vediamo cristiani e musulmani in continuo scontro, nella realtà di Coldirodi questo è ben diverso perché anche le persone di credo diverso sono pronte a reclamare a gran voce che il parroco rimanga in Coldirodi e questo forse è un segnale positivo di cambiamento. Siamo amareggiati che monsignor Vescovo non veda e non senta tutto questo è che non voglia in nessun modo ascoltare quella parte di fedeli che in fondo rappresentano la grande famiglia della chiesa e come in una vera famiglia potremmo discutere affinché si possa trovare una soluzione che permetta a Don Pasquale di continuare a coltivare questo giardino affinché non diventi un arido deserto”.
Sabato prossimo si svolgerà un corteo per le vie di Sanremo a sostegno di Don Pasquale a Coldirodi ed il punto di ritrovo è fissato per le 15 sotto la chiesa dei Cappuccini a lato del casinò. Saranno presenti diverse televisioni e testate giornalistiche nazionali.