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Politica | 08 gennaio 2016, 13:04

Taggia: il gruppo di opposizione 'Insieme' risponde alle dichiarazioni del Sindaco Vincenzo Genduso

Taggia: il gruppo di opposizione 'Insieme' risponde alle dichiarazioni del Sindaco Vincenzo Genduso

“Leggiamo attoniti e divertiti l’intervista rilasciata dal Sindaco Genduso, esso appare sempre più, parafrasando una celebre canzone, confuso e felice”. Lo scrive il gruppo di opposizione ‘Insieme’ di Taggia, che prosegue: “La città è padrona del proprio destino – prosegue - e ci assale il dubbio che il nostro, oltre che in preda alla confusione debba anche possedere una buona dose di ironia… probabilmente i botti di capodanno, essi si liberamente esplosi nella nostra cittadina, nonostante il suo incisivo divieto, devono avergli causato qualche amnesia e dubbio che noi, con solerzia vorremmo chiarirgli. Come non ricordare ad esempio al Sindaco Genduso, che, grazie alle scellerate scelte della sua amministrazione,  la nostra cittadina, in materia ambientale è totalmente prona a quanto imposto dalla Ditta Idroedil o dall’Assemblea dei Sindaci? Ad ogni suo oramai tardivo e timido tentativo di alzare la voce, egli viene bacchettato e fatto sedere in un angolo o da Idroedil, (come non ricordare certe sue missive!), o dall’Ato rifiuti provinciale, o dalla stessa Amministrazione provinciale”.

“In questa penosa condizione di sudditanza, senza nessun peso decisionale, siamo stati portati da Genduso; il suo penoso tentativo di smarcarsi rispetto alla scelte del lotto 6 è miserevole; quando davvero si poteva incidere, il nostro si ergeva come paladino del lotto 6 additando chi, come noi, già in tempi non sospetti auspicavano e proponevano scelte diverse al lotto 6 come demagoghi. Tale ondivaga politica ora viene riproposta da Genduso nella gestione dell’impianto unico dei rifiuti provinciali, promuovendo, a seconda della platea che lo ascolta, soluzioni e idee tra loro contrastanti. Questa attitudine, bisogna avere il coraggio di dirlo, è mistificatrice della realtà e non è degna di un Sindaco. Preannunciamo sin da ora comunque, che di tali comportamenti censurabili ne chiederemo conto  in un prossimo Consiglio comunale che richiederemo ad hoc”.

“Sempre parlando di libertà - terminano Piero Arieta, Mauro Albanese, Massimo Alberghi, Lucio Cava e Mario Conio - come non ricordare ancora al Sindaco Genduso  i terribili miasmi che avvolgono il centro di Arma? I nostri concittadini, parlando di libertà, non sono in grado neanche di passeggiare liberamente a causa degli odori nauseabondi! Questa è la cittadina libera che ci lascia in eredità il nostro Sindaco; Egli forse non si rende conto che l’unica libertà che la città richiede è quella di potersi liberare della sua amministrazione”.

Redazione

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