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Politica | 08 gennaio 2016, 19:12

Taggia: anche le 'Mamme No Lotto 6' replicano al sindaco Genduso sulla questione del digestore anaerobico

"Come mai se siamo padroni di scegliere il nostro futuro ci troviamo vincolati a meccanismi politici ed economici tali da poter impedire un ripensamento (o meglio un ravvedimento) sulle posizioni precedentemente assunte, per altro in maniera difforme dalle dichiarazioni pubblicamente espresse ai tempi della campagna elettorale, su tale questione?"

Taggia: anche le 'Mamme No Lotto 6' replicano al sindaco Genduso sulla questione del digestore anaerobico

"Sorvolando su altre questioni, certamante non meno importanti, prese in considerazione dal Sindaco di Taggia Genduso nella sua intervista uscita stamane sui giornali, le #mamme NO lotto 6 vorrebbero focalizzare l'attenzione sull'ennesima dichiarazione sconvolgente rilasciata dal primo cittadino. "Non stiamo mettendo in discussione la convenzione con la Provincia che prevede, un digestore anaerobico, l'impegno di tutti a una forte riduzione della raccolta differenziata e le royalties che resteranno comunque inalterate".
 
Le 'Mamme No Lotto 6' portano avanti la loro battaglia contro la discarica provinciale di collette Ozotto. Con una nota il gruppo apolitico di attiviste ha voluto replicare alle esternazioni del sindaco di Taggia Vincenzo Genduso che stamattina ha tracciato un bilancio. 
 
"Questo, a seguito di una premessa di considerevole peso, sottolineata dal titolo stesso, che annuncia una "città padrona del proprio destino". Ora, a noi pare che le due cose non siano propriamente conciliabili: se non si può discutere di scelte fatte precedentemente, se non si ha la libertà  di fare un passo indietro e modificare tali scelte, non vediamo come si possa essere padroni del proprio destino! Destino, per altro, che i cittadini di Taggia non hanno propriamente scelto ma subito a seguito di una fatidica alzata di mano avvenuta nell'ormai lontano 2008 in sede ATO da parte del nostro Sindaco". 

"Vogliamo parlare delle royalties e delle multe ai comuni per non aver rispettato le condizioni previste dalla legge in materia di rifiuti? Siamo sicuri che siano effettivamente versate agli enti comunali e provinciali? - si chiedono le 'Mamme' - E quando fossero pur versate, per quanto possano essere elevate, non possono costituire un adeguato indennizzo a fronte dei danni ambientali subiti. Crediamo che i cittadini di Taggia e delle zone limitrofe, vista la tipologia prettamente turistica del nostro comprensorio, sarebbero molto piu contenti di poter contare sulla valorizzazione del territorio, delle sue ricchezze e caratteristiche, in termini di salubrità  e salute piuttosto che monetari ed economici. Ma tant'è...le royalties rimarranno inalterate. Come, probabilmente, inalterata rimarrà  la convinzione della nostra amministrazione che il digestore anaerobico sia l'unica soluzione possibile al problema rifiuti".

"Ai comuni che sono spaventati dalla possibilità  di veder allungare i tempi per la costruzione di tale impianto o che sono preoccupati di dover sborsare troppi denari, ricordiamo che esistono soluzioni più celeri, più economiche, più sostenibili da un punto di vista ambientale e che sono alla nostra portata. Compostaggio aerobico per il quale esistono vari progetti alcuni dei quali studiati appositamente per il nostro territorio, e, ovviamente, differenziata spinta ben oltre il minimo del 65% imposto dalla legge.  Come mai se siamo padroni di scegliere il nostro futuro ci troviamo vincolati a meccanismi politici ed economici tali da poter impedire un ripensamento (o meglio un ravvedimento) sulle posizioni precedentemente assunte, per altro in maniera difforme dalle dichiarazioni pubblicamente espresse ai tempi della campagna elettorale, su tale questione?" - chiosano le attiviste.

C.S.

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