Anche se la sentenza di secondo grado ha, di fatto, confermato la presenza della ‘ndrangheta con la ‘locale’ nel Ponente ligure, la politica ne è uscita pulita dopo il pronunciamento dei tribunali di Sanremo e Genova e a distanza di un giorno non sono mancati i commenti ‘a caldo’ di alcuni protagonisti della politica ventimigliese.
“Non può che farmi piacere dal punto di vista umano il risultato di questa sentenza però si deve sottolineare che la magistratura ha riscontrato nel nostro territorio la presenza di un’organizzazione criminale tant’è vero che sono stati confermati i 600 mila euro di risarcimento per danni all’immagine alla città. Auspico che Ventimiglia non debba mai più rivivere situazioni di questo tipo e che anzi proceda nella direzione opposta della legalità e della trasparenza, anche soprattutto grazie all’impegno dell’Amministrazione” è stato il commento del primo cittadino Enrico Ioculano.
“Bisogna prendere atto di quelle che sono le determinazioni della magistratura che giudicando restituisce la verità – è stato invece il pensiero del consigliere Giovanni Ballestra - Indubbiamente da una parte la sentenza ha sottolineato ancora una volta che a Ventimiglia si è avuta la presenza di affiliati alla ‘ndrangheta ma dall’altra parte ha restituito dignità a persone indagate che sono risultate essere del tutto estranee. Anche perché l’assoluzione è avvenuta in formula piena e non perché il reato è prescritto o per altre forme di questo tenore”.
“Sono contento di aver perso le scorse elezioni – ha continuato Ballestra antagonista del Sindaco Enrico Ioculano nell’ultima tornata elettorale – perché mi sentirei come ‘colui che ha preso il posto di chi indebitamente è stato spodestato (Gaetano Scullino ndr)’, e su questo credo che anche l’attuale Sindaco dovrebbe riflettere. Non commento poi la vergognosa propaganda elettorale perpetrata da chi ha puntato tutto su accuse che oggi per la seconda volta sono cadute nel vuoto, il mio rammarico è per il grave danno che ha subito la città di Ventimiglia, è questo a essere, a mio avviso, l’aspetto più fastidioso”.
“L’innocenza ribadita in un doppio giudizio è indiscutibile e le sentenze si devono rispettare – è il commento perentorio della consigliera Silvia Malivindi – la città ha patito le spese di un commissariamento che ad oggi si è rivelato non necessario e ora Ventimiglia ha bisogno di una rivincita sul piano di immagine, politico e di buona amministrazione!”
“Sono sempre stato un fedelissimo della magistratura – ha dichiarato il consigliere di maggioranza Franco Paganelli – io non criminalizzo mai nessuno e i processi hanno un loro percorso talvolta molto delicato. In particolare però l’assoluzione del ex Sindaco e amico Gaetano Scullino non può che farmi piacere. E’ un segnale che ci sono ancora territori dove la politica ‘resiste’ e non si fa mettere in scacco da questo tipo di criminalità. E’ chiaro che la città ha subito un duro colpo e ci vorrà del tempo per riassorbire tutti i danni che si sono susseguiti dal commissariamento ma siamo fiduciosi”.
Non ha riserve invece il consigliere Roberto Nazzari: “Da sempre ripongo la fiducia nella magistratura a differenza di chi con il ritornello ‘ci sarà l’appello’ riteneva la sentenza di primo grado uno sbaglio. E’ stato dimostrato ancora una volta e quindi confermato che non c’era nessun collegamento tra l’Amministrazione e la criminalità organizzata. Importante dunque puntare ora al risarcimento dei danni, un atto dovuto nei confronti di Ventimiglia e di tutti i cittadini. Certi giornalisti poi si dovrebbero adoperare per riabilitare l’immagine della città che in passato è stata bistrattata anche oltre il dovuto. Dovrebbero fare ammenda invece, oltre ad un esame di coscienza, coloro che oggi non proferiscono parola ma hanno fatto campagna elettorale distribuendo volantini che riportavano la dicitura: mai sciolti per mafia!”.