"Se la Zarina di tutta le Russie, innamorata di Sanremo, assaggiò il vermentino e apprezzo i sapori del suo territorio, la Riviera di Ponente fu meta dal 1905 al 1917 di rivoluzionari russi. Il flusso dei russi non cessò con la caduta dello zarismo, anzi si intensificò in modi e forme diverse, pur nella continuità. Anche la moderna Russia post sovietica non sfugge a questa tradizione e con essa tutti quei paesi, che, un tempo, erano parte del vasto ecumene zarista e poi comunista. Le vicende dei russi a Sanremo e in Riviera occupano, dunque, uno spazio rilevante nella storia locale e della vicina Riviera francese. Argomento trattato con ricorrente insistenza non solo dagli storici, ma anche da chi intende promuovere relazioni sempre più fitte tra la Russia e la Riviera. E i russi hanno un rapporto sicuramente d'amore con questa nostra terra, simile a quello che hanno con la luna, che da quelle parti evoca il concetto di sogno.
E la Riviera e Sanremo rappresentano ancora oggi, nonostante le sinecure dal caso ucraino e i grattacapi di quello siriano, un momento di grande suggestione (magari anche di distrazione) nell'immaginario russo. A proposito di ciò, va ricordata la fama che gode la Città dei Fiori in Azerbaijan, dove tra il gas naturale e le circostanti tensioni geopolitiche crescenti, i mass media continuano a raccontare la favola di Sanremo, concentrandosi puntualmente, ogni anno sull'evento festivaliero di febbraio. Un cittadino azero di elevato rango, conversando qualche mese fa in lingua russa, naturalmente, dato il permanere del russo come collante dell'inter-espressione ex sovietica, con un mio vecchio compagno di liceo, ora diplomatico in pensione (e padrone delle lingue slave), si è lasciato andare persino a fare il verso di Volare, confondendo il celebre motivo di Domenico Modugno, che da Sanremo conquistò anche il mondo russo, con il Trio 'Il Volo', recente vincitore della manifestazione canora sanremese. All'amico che gli faceva notare la differenza, l'azero, un po' perplesso, si soffermava in una breve riflessione, esclamando: 'E cosa importa! Sanremo è sempre in volo! La conosco solo grazie alla televisione, ma mi sembra, davvero, di esserci stato e solo a sentirne il nome mi sembra di volare con lei. Anzi lei vola fino al nostro cielo'. Nonostante la crisi, nonostante le crisi, bontà sua!
Pierluigi Casalino".
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