Al Direttore - 03 novembre 2015, 09:40

La grande peste nel Ponente Ligure (1579-1580). Cenni storici a cura del nostro lettore Casalino

"Iniziata in modo subdolo e perverso, la pestilenza colpì gravemente i territori liguri, risparmiando l'area intemelia"

La peste, che aveva decimato il Genovesato, accerchiò la Capitanata di Ventimiglia e Sanremo, per riemergere assassina nel Nizzardo e lambire la zona dei Balzi Rossi. Iniziata in modo subdolo e perverso, la pestilenza colpì gravemente i territori liguri, risparmiando l'area intemelia, il cui Ufficio di Sanità (ma anche il Commissario di
Camporosso a Bordighera) si attivò con misure lodevoli,ed efficacii mantenendosi in stretto contatto con i Signori di Monaco e delMarchesato di Dolceacqua.

Le informazioni tra queste parti non sempre funzionarono adeguatamente e ciò comportò qualche disagio inevitabile. Il controllo dal mare si rivelava assolutamente necessario in considerazione di una minaccia che aveva preso il via, si diceva, da
marinai. In realtà le tesi divergevano e a quanto se ne seppe la responsabilità si individuava tra le forze di Don Giovanni d'Austria, sbarcate a Voltri e dirette a Milano, ma anche in un indumento infetto di dubbia provenienza. Le esagerazioni si intrecciavano con la disinformazione: ciò nondimeno nell'estremo Ponente ligure i danni furono assai limitati.

Alcuni sospetti di contagio interessarono un tipo di Ceriana, poi trasferito ad Apricale e quindi a Bajardo, da cui fu di nuovo respinto ad Apricale. Costui proveniva da Loano ed Albenga, aree infette, e le autorità di Sanremo, Dolceacqua, Ventimiglia e Monaco si misero in allarme,con pur con rinnovate disfunzioni nel sistema informativo. Di questo contagio vennero incolpati dei pastori giunti a Ceriana da Mendatica.

Tuttavia la vigilanza maggiore si estendeva sulle coste esulle spiagge da Nizza a
Mentone, a Bordighera, e Sanremo. da documenti monegaschi si apprende che lo stato di angoscia a Ventimiglia e dintorni durò ancora a lungo, prima del cessato pericolo. Argomento sul quale non sarà inopportuno tornare in altra occasione.

Il Direttore