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Politica | 23 ottobre 2015, 18:26

Vallecrosia: parcheggi, replica di Quesada: “L’assessore Paolino vuole vendere la pelle dell'orso prima di averlo catturato”

La replica del consigliere sull'idea di progetto 2016 per i parcheggi illustrato dall'assessore Paolino.

Vallecrosia: parcheggi, replica di Quesada: “L’assessore Paolino vuole vendere la pelle dell'orso prima di averlo catturato”

Questa mattina il nostro giornale ha divulgato a notizia che l’Amministrazione ha in programma per l’anno 2016 un progetto, anche se in fase embrionale, per quanto concerne la questione parcheggi. L’assessore Emidio Paolino ha illustrato l’idea che vede al posto dei parcometri l’estensione a tutta la città della zona disco orario e la possibilità di abbonamenti.

Non si è fatta attendere la replica del consigliere di ‘Vallecrosia #primaditutto’ Cristian Quesada:

L' Assessore Paolino farebbe bene a chiarire che quanto dichiarato da lui è una sua proposta ma che per ora la decisione non convince in pieno alcuni esponenti sia di maggioranza che di minoranza. Nell' ultima riunione dove si è trattato questo argomento mi è parso di intravedere molte remore sulle tante criticità che questa rivoluzione apporterebbe.

Ad oggi il vecchio sistema dei parcheggi blu garantiva delle entrate necessarie per far quadrare il bilancio dell'Ente. Il nuovo sistema deve realmente agevolare i cittadini e allora mi chiedo:

Chi controllerà la reale rotazione delle auto nelle zone a disco orario visto che l'organico dei Vigili Urbani tra settembre e novembre si è ridotto di due unità per mancanza di rinnovo del contratto? 

Perché si chiede di pagare ai cittadini un abbonamento senza dargli la reale certezza di trovare il posto auto?

 Perché i cittadini dovrebbero pagare tra i 150 e i 200 € All' anno per un servizio che oggi hanno gratis?

 Il nuovo sistema dei parcheggi è di vitale importanza per il commercio e per i nostri cittadini. Se davvero si voleva fare di fretta come dichiarato dall'assessore Paolino si poteva far subentrare la seconda ditta che aveva partecipato all’appalto consentendo all'Ente di incassare da subito.

 La fretta è cattiva consigliera caro Paolino, la fretta bisogna averla quando vi siete resi conto che la ditta non versava la cifra pattuita grazie a un contenzioso creato per colpa di una manifestazione che ha portato presenze poco più numerose di un'assemblea condominiale”.

Lorenzo Ballestra

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