Paola Pasquetto presenta la Metamedicina, sabato 24 ottobre alle ore 18, presso la libreria Mondadori di Imperia.
Se prendiamo come termine di paragone un iceberg, possiamo dire che la medicina tradizionale si occupa della parte emergente, poiché tratta i sintomi e i dolori o corregge i problemi di funzionamento organico con interventi chirurgici.
La Metamedicina si occupa, invece, della parte sommersa dell'iceberg, che riguarda piuttosto la parte inconscia, legata ai sentimenti e alle emozioni, per tentare di scoprire qual è l'evento, vissuto o sperimentato dalla persona, che ha dato origine al sintomo che la affligge.
La Metamedicina è nata nel 1987. La radice del termine «meta» in greco significa «andare al di là» e in lingua pali (lingua parlata in India all'epoca di Gesù) la parola «meta» significava «amore» o «compassione». Questi due significati esprimono bene cosa sia la Metamedicina, ovvero una medicina di compassione e di risveglio della coscienza.
Se prendiamo come termine di paragone un iceberg, possiamo dire che la medicina tradizionale si occupa della parte emergente, poiché tratta i sintomi e i dolori o corregge i problemi di funzionamento organico con interventi chirurgici. La Metamedicina si occupa invece della parte sommersa dell'iceberg, che riguarda piuttosto la parte inconscia, legata ai sentimenti e alle emozioni per tentare di scoprire qual è l'evento, vissuto o sperimentato dalla persona, che ha dato origine al sintomo che la affligge.
La Metamedicina è la scuola della felicità. La Metamedicina è un cammino personale che ci trasforma gradualmente dallo stato di bruco in quello di farfalla.
La Metamedicina propone un percorso di crescita personale che permette, durante i seminari, di imparare a padroneggiare le chiavi della Metamedicina lavorando su sé stessi. Il percorso di "crescita personale" prevede la partecipazione ad alcuni seminari.