Dopo una breve comunicazione del consigliere Franco Paganelli che ha voluto ringraziare per la solidarietà della cittadinanza nei confronti della bocciofila si è passati subito alla prima mozione presentata dal consigliere Giovanni Ballestra che ha chiesto di sospendere qualsiasi ulteriore atto o lavoro nel piazzale Coppo fino a quando non venga fatta luce in consiglio sulla conformità dei lavori.
Ballestra ha esordito: “Questa piazzetta sta diventando oggetto di una discussione continua prima per il taglio degli alberi e adesso per l’opera di riqualificazione. Per riparare frettolosamente l’Amministrazione aveva presentato un nuovo ‘rendering’ della piazza. Io non ho da ribadire sul gusto ma ho da dire sulle procedure pasticciate che l’amministrazione continua a portare avanti in modo imperterrito. Inoltre ritengo che sia stata reiterata una scorrettezza perché questa mozione è stata presentata in data 8 ottobre con una precisa richiesta. Sarebbe stata buona norma in attesa dell’espressione di voto attendere eventuali sviluppi e invece nei giorni scorsi qualcuno ha fatto demolire un’aiuola e io credo che questo sia un atteggiamento scorretto. Un'altra osservazione la pongo sui ritardi delle risposte alle interpellanze. Lei Presidente De Leo è il garante e vorrei che vigilasse su queste situazioni. Con questa mozione significo che non ho voluto tenere un atteggiamento bellicoso ma ho posto una semplice richiesta per valutare pacificamente se si fosse potuto prendere un po’ di tempo per venire incontro alla popolazione ascoltandone le richieste”.
L’assessore Gabriele Campagna ha risposto ripercorrendo le tappe fondamentali della storia del piazzale dal necessario taglio degli alberi (‘E’ falso’ hanno commentato su queste parole i consiglieri di minoranza) fino all’individuazione dello ‘scopo del luogo’ che si è ritrovato non solo in riferimento allo svago per bambini essendo zona uscita della scuola ma anche quale punto di ritrovo di anziani e della popolazione in genere. “Fu interpellato l’ufficio tecnico – ha spiegato Campagna – il quale ha ritenuto il progetto sicuro tuttavia a seguito di un incontro con una rappresentanza dei genitori e insegnanti abbiamo valutato la possibilità di rimuovere l’aiuola che risultava in una posizione pericolosa. La rimozione è avvenuta senza costi aggiuntivi e non si è deciso di interrompere i lavori in quanto prolungare l’area di cantiere avrebbe interferito con la vita della scuola e della piazza che è uno spazio vitale e centrale per la città”.
Sul punto è intervenuto con un’espressione molto forte di cui si è scusato in seguito il consigliere Carlo Iachino: “Sono rimasto oltremodo perplesso e costernato dalle parole nella risposta dell’assessore Campagna e allora ve lo dico in tre lingue:. “Quo usque tandem abuteris nostra patientia? “fino a quando continuerai a prenderci per i fondelli” e anche in dialetto “fin candu te continuerai a pija pe o c***?” Siete andati contro la legge ratificando con una delibera successiva al rifacimento delle aiuole, e questo è gravissimo”.
“Dal punto di vista legale amministrativo – ha commentato la consigliera Silvia Malivindi - mi chiedo è stata fatta una variante in corso d’opera? Perché deve risultare da determinate cause ben precise e regolamentate. Mi sembra di capire che non si stia parlando di questo ma di una modifica non sostanziale che quindi comporterà una variazione di costo inferiore al 5%. Per quale motivo l’assessore ha cambiato idea? Perché parla di incontri con i genitori ora? A me sembra che si stiano mettendo delle toppe dove possibile. Mi auguro che ci sia una spiegazione logica per tutto quello che è avvenuto”.
Anche il consigliere Daniele Ventura ha voluto evidenziare alcuni punti sulla questione: “Le colpe alla fine cadono sempre sugli uffici ma quali sono quelle menti eccelse che possono progettare quelle ‘vasche per i pesci’ che dovrebbero contenere in futuro della terra? Il progetto eseguito non guarda al futuro ma è di 50 anni fa perché oggi le nuove progettazioni prevedono un verde a raso. E la sicurezza? Manca la segnaletica. E per concludere aggiungo che sono spariti dal computo i lavori interni ai locali della scuola che erano stati previsti all’inizio”.
Da parte della maggioranza è intervenuto il consigliere Mauro Lazzaretti: “Posso capire qualche critica rispetto alla piazzetta. Avete ragione sarebbe stato ottimo coinvolgere la cittadinanza nella scelta però questo lo ha riconosciuto l’assessore Campagna e credo che non si possa colpevolizzare per una scelta correttiva. In ultimo mi sembra doveroso richiamare un giusto impegno da parte degli uffici in quanto ho rilevato alcuni errori da parte loro”.
La questione delle aiuole nel frattempo non solo ha scaldato gli animi dei consiglieri ma anche di coloro che erano seduti nel pubblico, fra questi in particolare un signore che a causa del disturbo arrecato è stato fatto allontanare dalla sala, scelta che ha trovato il disappunto del consigliere Ventura che richiamando un passato consiglio comunale ha accusato il Presidente di fare ‘figli e figliastri’.
Si scaldano oltremodo i toni e si passa dal commento dell’assessore Campagna: “Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire” durante la sua spiegazione nelle scelte effettuate fino al commento del consigliere Ballestra: “Ho deciso che mi iscriverò all’università e farò una tesi sull’incapacità di questa Amministrazione”.
La discussione si conclude con la votazione della mozione che non viene approvata a causa del voto contrario della maggioranza.
E’ stata poi accolta all’unanimità la mozione di Ballestra che ha invitato al sindaco di ringraziare le forze dell’ordine e le autorità competenti per aver gestito in maniera attenta ed opportuna senza azioni repressive malgrado le continue provocazioni provenienti dal movimento ‘noborder’ e di aver ripristinato la legalità con lo sgombero. Ringraziando inoltre anche il Vescovo Mons. Antonio Suetta per l’importante azione di mediazione.
Non riuscendo a trattare la mozione sul campo di accoglienza migranti una signora tra il pubblico ha dato in escandescenza (QUI) e sul merito riprendendo anche la mozione precedente è intervenuto il Sindaco Enrico Ioculano: “Ben vengano i ringraziamenti ma voglio ribadire come sia stato tardivo l’intervento. Mi dispiace per la reazione della signora ma non voglio essere io colpevolizzato quando a giugno ci siamo presi le responsabilità mentre tutto il resto di Italia si faceva gli affari suoi. Quella signora se la prende con noi invece di prendersela con chi dovrebbe”.
Il primo cittadino ha poi comunicato l’affidamento del ruolo come portavoce alla dott.ssa Silvia Sgarabottolo, la possibilità di realizzare la zona franca nella città di confine verificando gli step con il supporto di un funzionario del ministero e in ultimo il ritorno al centro dell’attenzione il tema del porto che potrebbe essere argomento già del consiglio comunale del mese prossimo.
Il vicesindaco Silvia Sciandra ha proceduto a illustrare il nuovo accordo di programma per la passerella sul Nervia a seguito della modifica occorsa a causa del taglio del 25% sui fondi regionali PAR FAS effettuati dalla stessa Regione.
Malivindi ha affermato che l’accordo così com’è esporrebbe il Comune a dei rischi e che sarebbe quindi opportuno chiedere un parere al collegio dei revisori dei conti e quindi ha chiesto una sospensione della pratica da rinviare al prossimo consiglio comunale.
La maggioranza ha scelto di non rinviare in quanto non si è ravvisato un contenuto tale da richiedere la valutazione del collegio. E’ intervenuto allora il consigliere Ballestra che a seguito di una spiegazione sulla questione (QUI) ha presentato due emendamenti per sopperire a quelle che ritiene essere le incertezze dell’Accordo, emendamenti che al contrario della pratica sono stati bocciati.
Accolti invece all’unanimità gli emendamenti presentati sempre da Ballestra ma che invece hanno interessato la Convenzione relativa al progetto della passerella regolante i rapporti tra il comune di Ventimiglia e il Comune di Camporosso, e con l’approvazione di questa pratica nel suo insieme si è concluso dopo quattro ore il consiglio comunale.