Il “Piano Casa” non è, come a molti verrebbe da pensare, un programma di finanziamento che permette di acquistare una abitazione con agevolazioni, bensì una legge di cui il Presidente della Regione Giovanni Toti va particolarmente orgoglioso, come dichiarato in questi giorni.
La Giunta della Regione Liguria ha approvato lunedì scorso l'ormai famoso "Piano Casa", secondo il quale sarà possibile “far ripartire il settore più importante per lo sviluppo e l'occupazione, quello dell'edilizia, senza cementificazioni selvagge ma, al contrario, migliorando la qualità e la sicurezza del nostro patrimonio abitativo”, ha dichiarato il Presidente. Nell'ottica della giunta Toti, il nuovo piano, che partirà a novembre, farà progredire la Liguria verso un nuovo futuro, fatto di benessere.
“Il piano casa prevede una riqualificazione dell’esistente e una legislazione urbanistica più chiara e con meno burocrazia che darà una vera scossa al settore dell’edilizia. Vogliamo far ripartire l’economia e senza ripresa dell’edilizia non c’è sviluppo“, ha dichiarato il Presidente Toti. Ad esultare per il varo del “Piano Casa” sono ovviamente i costruttori, che già stanno mettendo in moto i loro cantieri e un' alta percentuale di disoccupati, che può iniziare a pensare ad un obiettivo lavorativo. Ma cosa ne pensa la Liguria?
Che in Liguria si sia dato luogo alla costruzione selvaggia negli scorsi decenni è un fatto visibile a tutti. Che nella nostra Regione le alluvioni siano delle costanti catastrofiche, purtroppo è un dato che tutti conosciamo. Un noto periodico nazionale ha pubblicato, proprio in occasione del varo “Piano Casa” le percentuali relative ai fenomeni franosi, da cui è risultato che, secondo l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, il suolo consumato a meno 150 metri di distanza dai corsi d'acqua in Liguria abbia la percentuale tra le più alte della nazione:19,2% contro il 5,2% della media del Paese.
Ma non è tutto: il nuovo piano prevede anche l’ampliamento degli edifici esistenti da riqualificare, con l' ”annessione” di tutti e10 i parchi liguri. Quali sono, vi chiederete? Ecco alcuni nomi: Parchi di Portofino, Cinqueterre, Portovenere, Montemarcello Magra. “I parchi sono troppi, provvederemo in seguito a ridefinirne i confini e a variare le normative specifiche” afferma Toti.
Le bellezze della Regione Liguria, mercato del cemento e del mattone a parte, sono note in tutto il mondo. In modo particolare sia al Presidente Toti, che qualche mese fa in campagna elettorale voleva addirittura arrichirla della città di Novi Ligure, che aveva dichiarato far parte della regione per la quale concorreva come presidente; ma anche all'assessore Scajola, che proprio in questi giorni ha affermato che le Cinque terre sono talmente importanti che andrebbero inserite nel patrimonio dell'Unesco. Una visione al passato quella di Scajola, considerando che l'Unesco ci aveva già pensato nel 1997.
Quindi tutti contenti, la Liguria è ancora nel cuore della sua cementificazione e sarà cementificata.