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Ventimiglia Vallecrosia Bordighera | 16 ottobre 2015, 17:00

La Provincia dei treni dimenticati

Genova pensa ai Frecciarossa, mentre un pezzo di Liguria va sempre più a rilento.

La Provincia dei treni dimenticati

Se Genova è in uno “splendido isolamento ferroviario” (parola dell’Istituto internazionale delle comunicazioni), che dire allora del Ponente ligure? I politici della Regione, in perfetta sintonia bipartisan, stanno aumentando il pressing sulle Ferrovie dello Stato per migliorare i servizi da Genova, Savona e La Spezia. La Provincia d’Imperia ringrazia. Siccome tra pochi mesi sui binari dell’alta velocità viaggeranno i nuovissimi Frecciarossa 1000, la Lanterna vorrebbe ottenere da Trenitalia qualche Etr 500/470 e inaugurare un collegamento Genova-Roma, via Firenze, in meno di tre ore e mezzo. Certamente sarebbe bello volare così dal capoluogo ligure alla capitale; però è chiaro che c’è un pezzo della Regione sempre più dimenticato e in difficoltà.

L’idea di allungare un pendolino fino a Ventimiglia non è stata nemmeno sfiorata dai nostri assessori regionali: d’altronde, sarà già un miracolo se i viaggiatori ponentini potranno continuare a salire sui vecchi e scalcinati Intercity. Dal prossimo dicembre 84 convogli sono a rischio in tutta Italia, di cui una trentina in Liguria. Giovanni Toti ha promesso di fare le barricate contro la paventata soppressione, mentre dal ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, sono giunte rassicurazioni. La soluzione sarebbe un nuovo contratto-ponte biennale con Trenitalia (il servizio è svolto in regime di proroga: l’ultimo contratto è scaduto a dicembre 2014). Problemino: il ministero dell’Economia deve ancora stabilire se ci sono i soldi. Inoltre, deve evitare che l’Italia incorra in una procedura d’infrazione europea con relativa multa, perché secondo le regole Ue non si può affidare un servizio a un’azienda di proprietà statale (come Trenitalia appunto) per più di dodici mesi senza bando di gara. Infine, con ogni probabilità, Rete Ferroviaria Italiana chiuderà il tratto Andora-Albenga per un paio di mesi nell’autunno 2016, sostituendo i treni con degli autobus, per eseguire la fresatura della galleria di Capo Mele.

I pendolari potrebbero almeno consolarsi con i treni regionali, ma anche su questo fronte la situazione del Ponente rimane critica. L’ultimo dei quindici convogli Vivalto consegnati da Trenitalia, infatti, è appena entrato in circolazione tra Savona e Genova. La Provincia d’Imperia ringrazia nuovamente. Siamo più isolati degli “splendidi isolati”, quindi completamente emarginati. La giunta di Toti è già diventata Genova centrica, scordandosi che i binari proseguono oltre Savona.

PS: i pendolari si lamentano anche oltreconfine a causa di ritardi e sovraffollamenti sui Ter da Grasse a Ventimiglia. Costa Azzurra e Riviera dei Fiori, una volta tanto, hanno qualcosa di brutto in comune.


L'articolo precedente sul tema: Quegli allegri binari morti

Luca Re

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