Eventi - 29 settembre 2015, 16:22

Imperia: questa mattina alla Collegiata di San Giovanni le celebrazioni del Santo Patrono della Polizia

La celebrazione della Santa Messa nella Parrocchia Galleggiata di San Giovanni è stata officiata oggi da S.E Mons. Borghetti, Vescovo Coadiutore della Diocesi Albenga Imperia, da Mons. Ruffino e dal cappellano della Polizia di Stato don Ivan Cattaneo alla presenza delle massime autorità civili e militari e dei cittadini imperiesi.

Un evento che ogni anno si propone con forza a tutti i poliziotti della Provincia di Imperia è la ricorrenza del Santo patrono, San Michele Arcangelo: la celebrazione religiosa dell'Arcangelo che difende il popolo di Dio.

La celebrazione della Santa Messa nella Parrocchia Galleggiata di San Giovanni è stata officiata oggi da S.E Mons. Borghetti, Vescovo Coadiutore della Diocesi Albenga Imperia, da Mons. Ruffino e dal cappellano della Polizia di Stato don Ivan Cattaneo alla presenza delle massime autorità civili e militari e dei cittadini imperiesi. La figura di San Michele Arcangelo proclamato il 29 settembre 1949 da Papa Pio XII patrono e protettore della Polizia di Stato simboleggia la lotta che il poliziotto combatte tutti i giorni con impegno professionale al servizio del prossimo, per l'ordine, l'incolumità delle persone e la difesa delle cose.

San Michele Arcangelo viene celebrato dalla chiesa insieme ai due arcangeli Gabriele e Raffaele il 29 settembre. Il suo nome in ebraico Mi-ka-HI significa: "Chi come Dio? Nell'iconografia, orientale e occidentale, San Michele Arcangelo viene rappresentato come un combattente, con la spada o la lancia nella mano e sotto i suoi piedi il dragone, simbolo del diavolo, sconfitto in battaglia, e il cui nome in greco diabolos da dia-ballo significa disgregare, rompere, spezzare. Segni evidenti della presenza del male, contro cui l'Arcangelo combatte, purtroppo si notano anche oggi in tutta la società: dal traffico di droga alla prostituzione, dalla violenza sui minori al traffico di esseri umani e tante altre azioni malvagie che un operatore di Polizia si trova ad affrontare quotidianamente nello svolgimento del proprio lavoro che deve essere vissuto come "missione" al servizio degli altri. Nella ricorrenza sono stati ricordati tutti i caduti della Polizia di Stato.

A fare da corollario alla celebrazione religiosa l'iniziativa "Family day", finalizzata a incrementare la comunicazione interna e ad accrescere nel personale il senso di appartenenza, nonché ad avvicinare i familiari al luogo e agli ambienti dove lavora il proprio congiunto. Pertanto, al termine della Santa Messa, le strutture e gli Uffici della Questura sono stati visitati dai familiari dei dipendenti, che hanno avuto anche la possibilità di conoscere gli "strumenti operativi" adoperati. Il Prefetto Tizzano e il Questore Zazzaro hanno consegnato nel corso di una cerimonia organizzata all'insegna della sobrietà, come si conviene in un periodo di forte crisi come quello che sta attraversando il Paese, i riconoscimenti premiali attribuiti ai dipendenti della Polizia di Stato che si sono distinti in servizio: Sov. C. Sanguineti Ezio, Ass. C. Danesi Stefano, Ass. C. Tavino Giovanni, Ass. Di Ciancia Salvatore, Ass.Farris Riccardo, Ass.Natale Carlo, Isp. C. Zannoli Andrea, Sov. Uras Antonio,Ass.C Mossu7ta Flavio, Ass. C. Parrilli Cristina, Ass. C.Luschi Gian Pietro, Ass. C. Ghiorzi Rosanna, Ag. Angeletti Fedele, Isp. C. Bracco Ivan, Sov. Verdini Pierangelo, Ass. C.Barla Giuseppe, Ass. C. Mori Emanuele, Ass. C. Guarino Rossella, Ass. C.Burluni Marco.

In questa occasione, inoltre, sono stati consegnati ai seguenti dipendenti della Polizia di Stato "il nastrino per lungo impiego nei servizi di tutela dell'ordine pubblico" attribuiti dal Capo della Polizia, Direttore Generale della P.S. Prefetto Alessandro Pansa: V.Q.A. Ruggiero Giuseppe, Ass. C. Multari Piero, Ass. C. Pompeo Vincenzo, Ass. C. Goina Pietro, Ass. Perito Francesco, Ass. Ramella Marco.

Redazione