"Caro Direttore,
Le scrivo in quanto già da qualche giorno ho avuto modo di leggere le risposte che la dirigenza ASL si è affrettata a pubblicare via i quotidiani cittadini a proposito del dibattito pubblico riguardo il Pronto Soccorso della città di Sanremo e penso che sia giunto il momento di dare ai cittadini una spiegazione di cosa stia succedendo.
Iniziamo dai problemi.
Innanzitutto le grandi attese di Agosto sono state provocate solo in parte da un maggiore afflusso di pazienti (che peraltro si poteva anche prevedere!), ma anche dal fatto che l’ASL ha IMPOSTO l’apertura della nuova struttura e allo stesso momento un cambio di organizzazione interna nonostante una riunione del 15 Luglio in cui tutto il personale aveva chiesto di posticipare a Settembre/Ottobre per potersi abituare al nuovo luogo di lavoro in un periodo più calmo.
Ottima idea e ottima gestione delle risorse, ma l’immagine viene prima di tutto, no?
Inoltre – come prima accennato - è stata cambiata anche l’organizzazione interna. Vi spiego in breve.
Uno dei pochi punti di forza del ‘vecchio’ Pronto Soccorso era che il medico e il chirurgo lavoravano in coppia con un infermiere come una vera e propria squadra.
Sentite un po’ cosa si è inventata la ASL…
Ora l’infermiere lavora solo e si occupa dei pazienti per codice colore (ci sono infermieri per i pazienti con codice bianco, verde, giallo e rosso) e pure il medico lavora da solo dovendosi cercare l’infermiere per tutto il reparto o chiamarlo attraverso l’interfono come al supermercato! (Attenzione, attenzione: l’infermiere Luca è atteso in sala 2!!!)…
Vi potete immaginare la confusione e la perdita di tempo, in più sperimentata in piena alta stagione turistica?
I meccanismi si oliano quando i motore gira al minimo e non in piena corsa!
Ora le soluzioni.
Per cominciare ho letto del ‘medico in più’ al pronto soccorso. Ebbene, premesso che si tratta del collega del 118 (i medici che vanno in giro con l’auto medica e con l’ambulanza per chi non lo sapesse) e premesso che ovunque nel mondo il medico dell’emergenza dà una mano quando possibile ai colleghi, NON si tratta affatto di una soluzione!
Infatti, il medico e l’infermiere del 118 devono rappresentare un VALORE AGGIUNTO, da utilizzare tra un’uscita e l’altra con l’ambulanza, una volta che il personale di base del pronto soccorso sia stato incrementato di numero!
Quindi per ora il ‘medico in più’ al pronto soccorso è solo una bella operazione di maquillage per tenere buona la stampa e voi, cari cittadini, ma non farà cambiare di molto i tempi di attesa.
Se si vogliono veramente cambiare le cose vi suggerisco alcune idee.
1) il pronto soccorso deve avere TRE medici fissi 24H/24H con ognuno il proprio infermiere (basta con l’idiozia degli infermieri per codoce colore!) per lavorare veloci come un’equipe con in più il personale del 118 a disposizione per dare una mano ove necessario. E sottolineo che non si deve trattare di spostamenti da altri reparti dell’ospedale già in carenza, ma di vere e proprie assunzioni
2) Ci devono essere DUE infermieri fissi in Astanteria (si tratta di quello stanzone ove i malati sostano in attesa di diagnosi, di ricovero o per le terapie del caso)
3) UN infermiere fisso ad accogliere i pazienti che si presentano con i propri mezzi
4) UN infermiere fisso per coloro che arrivano in ambulanza da utilizzare inoltre come ‘jolly’ in ogni punto del pronto soccorso in caso di necessità
5) Il tutto supportato da almeno DUE ‘barellieri’ e da DUE OSS (operatori socio-sanitari) sulle 24ore per evitare che i medici si debbano andare a prendere i pazienti in sala d’attesa e che gli infermieri debbano accompagnare i pazienti in giro per l’ospedale per ricoveri o visite specialistiche come già successo
Non finisce mica qui…
Gli strumenti legislativi per avere più personale ci sono a cominciare da offrire turni pagati in libera professione a chi sia disposto di venire a lavorare poche volte al mese e si possono offrire contratti a tempo parziale determinato (tre-sei mesi) per chi arriva da fuori provincia e regione e non se la sente di impegnarsi a tempo pieno da subito magari offrendo anche un alloggiamento temporaneo (eh già, lo sapevate che il pronto soccorso di Sanremo ha una pessima nomea per i turni massacranti, per la disorganizzazione e per lo scarso aiuto dato dalla dirigenza in tutto il nord-ovest d’Italia e il sud-est di Francia?). Bisogna incentivare i medici a venire a lavorare a Sanremo e non fare di tutto per allontanarli…
Ancora poche considerazioni per la dirigenza ASL: invece di tanti proclami sui giornali, avrebbe sicuramente fatto più bella figura un ‘scusate ci siamo sbagliati, ma stiamo facendo tutto il possibile per darvi un servizio migliore’, ma questo suona troppo da paese normale e non da Italia… E invece di risparmiare sul pronto soccorso di punta della provincia si possono sicuramente trovare altre aree della ASL 1 ove far quadrare il bilancio sempre che la politica lo permetta…
Infine ricordate una cosa, cari sanremesi: il pronto soccorso è in piedi solo per la buona volontà e abnegazione di chi ci lavora nonostante l’imposizione di regole e di organizzazioni assurde da chi non ha ben chiaro cosa voglia dire lavorare in un pronto soccorso moderno e funzionale, quindi cercate di essere il più comprensivi possibile…
Una buona giornata a tutti.
Dr Antonio Mancosu
Service URGENCES-SMUR CH-ANTIBES JUAN-LES-PINS














