Attualità - 13 agosto 2015, 15:38

Assessore veneto Elena Donazzan in vacanza a Sanremo derubata della bici: si fa giustizia anche sui social, tra insulti e un inneggiante spirito da 'camerata'

"Il patriota Vittorio inforca la mia bici e a seguito di segnalazioni di una ragazza di Perugia che si ferma con la sua auto - certamente una Patriota in questa guerra tra stranieri ladri, malviventi e noi italiani - si mette a caccia della sua Specialized".

Si fa giustizia su facebook e a modo suo l’assessore della regione Veneto, Elena Donazzan, che in vacanza a Sanremo è stata derubata della bici e di quella del compagno di viaggio, senza risparmiare insulti, discriminazioni e un inneggiante spirito da “camerata”.

L’assessore dopo aver cenato in un ristorante del centro, al posto delle mountainbike ha trovato solo un lucchetto a terra. Poco dopo, sempre secondo il racconto dell’assessore su facebook, su consiglio di alcuni noleggiatori di bici, la Donnazzan si sarebbe recata nella zona della stazione in cerca delle due ruote rubate. Qui il racconto dell’assessore entra nel vivo, senza risparmiare pesanti insulti, venati di sentito quanto personale patriottismo. Ecco cosa scrive la signora sul suo profilo, testo che abbiamo volutamente censurato in alcune parti:

"Nel frattempo io riconosco la mia bici con sopra un magrebino di m.....la MIA bicicletta. Lo blocco, questo scappa e io come una pazza urlo che il bast…… l'avevo individuato. A quel punto é guerra. Il patriota Vittorio inforca la mia bici e a seguito di segnalazioni di una ragazza di Perugia che si ferma con la sua auto - certamente una Patriota in questa guerra tra stranieri ladri, malviventi e noi italiani - si mette a caccia della sua Specialized e dell'altro bast… . In mezzo al buio in una zona distante dal centro becca tre magrebini, si fa giustizia da solo e riporta a casa l bici tra lo stupore dei noleggiatori autoctoni ....risultato : Magreb 0 Italia 2 ( le nostre bici tornate a casa) 1 in fuga....diciamo che i magrebini non avranno più tanta voglia di rubare le nostre bici se avranno il dubbio che vi sia un Patriota Camerata pronto a farsi giustizia"

A conclusione del post sul social network, in perfetta linea con la sua fautrice, un “Viva l'Italia e gli italiani che non piegano la testa".

Stefania Orengo