A seguito delle note vicende legate alla vertenza Cipriani, i sindacati di categoria hanno avviato un confronto per avere informazioni circa la ditta Arkopharm, che appartiene allo stesso gruppo e ha sede nello stesso stabile di Cipriani a Ventimiglia.
I lavoratori hanno chiesto già dal mese di maggio indicazioni inerenti il futuro dello stabilimento. Ma la prima risposta dell'azienda alla loro lettera, così come il primo incontro sindacale avvenuto il 29 giugno non hanno risolto i dubbi, anzi li hanno aumentati. “Con assoluta sufficienza ci veniva comunicato – diconjo i sindacati - di non aver ancora preso decisioni relative alla sede produttiva, che pure ha avuto un incremento del 12% sull'anno precedente, ma anzi viene prospettato un mantenimento della presenza in Italia senza assumersi l'onere di indicare dove. A questo punto si è reso necessario un ulteriore approfondimento a abbiamo chiesto l'intervento del sindaco, con lettera del 7 luglio, affinché convocasse le parti e rendesse possibile un confronto che fosse più preciso nel merito. Anche in questa occasione l'Azienda ha tradito le attese, rendendosi disponibile ad colloquio telefonico nel quale in buona sostanza viene ribadito che per loro non c'è fretta di decidere e le priorità sono le esigenze commerciali, logistiche organizzative ed economiche della casa madre e dimostrando un totale disinteresse per le esigenze dei propri dipendenti. A questo punto abbiamo convocato un tavolo di trattativa che dovrà svolgersi entro la metà di settembre e chiediamo alla direzione di Arkopharm di chiarire in modo inequivoco quali saranno le scelte logistiche relative alla sede di Ventimiglia che si attueranno a partire dalla chiusura di Cipriani”.
I Lavoratori di Arkopharm vogliono continuare a lavorare a Ventimiglia. Se all'incontro di settembre non arriveranno le risposte che sono state richieste, verrà dato avvio a tutte le forme di protesta e di lotta al fine di ottenere un diritto semplicissimo: il lavoro.