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Attualità | 23 luglio 2015, 10:44

Ventimiglia: il presidio 'no borders' organizza 'Living the border', tre giornate per approfondire la questione migranti

I ragazzi del presidio 'no borders' che, si può dire praticamente dall'inizio dell'emergenza, vivono a stretto contatto con i profughi stanziati in frontiera e con cui condividono le esperienze, hanno organizzato una serie di incontri, workshop e assemblee che si terranno da venerdì a domenica

Ventimiglia: il presidio 'no borders' organizza 'Living the border', tre giornate per approfondire la questione migranti

I ragazzi del presidio 'no borders' che, si può dire praticamente dall'inizio dell'emergenza, vivono a stretto contatto con i profughi stanziati in frontiera e con cui condividono le esperienze, hanno organizzato una serie di incontri, workshop e assemblee che si terranno da venerdì a domenica. Ma non solo, per le serate è prevista anche musica allargando infatti l'invito a musicisti ed artisti che vogliano esprimere con la propria arte il concetto 'no borders'

L'intento di questa tre giorni è quella di condividere l'esperienza, di approfondire e trovare prospettive comuni. Molti infatti, come si legge dai social, i ragazzi di altre città d'Italia e anche della vicina Francia intenzionati a partecipare. 

"Venerdì 24/07: Analisi e strategie politiche

Nelle politiche migratorie europee si intrecciano i meccanismi di spoliazione neocolonialiste in Africa e di sfruttamento in Europa.
Dopo aver pranzato tutti insieme e aver presentato il presidio e la sua storia, aggiornamento pratico e informativo su: 
a) strategie di contrasto nei territori alla propaganda razzista. 
b) politiche economiche europee. UE tra discriminazioni economiche e razziali.

In serata Jam Session e dj set by Mr. Albe

Sabato 25/07: Aspetti Legali

a) condizione legale del migrante in Europa e possibili forme di emersione dalla clandestinità 
b) formazione per l'autodifesa legale in Italia e in Francia. 

Domenica 26/07: Dalle esperienze alle prospettive

Assemblea plenaria: dall'esigenza di collegare le pratiche messe in campo da diverse realtà presenti sui territori nasce la volontà di immaginare possibili prospettive del percorso no borders a Ventimiglia e non solo. 

Durante questi tre giorni si vivrà uno spazio in cui percorsi politici e viaggi individuali o collettivi s'intrecciano. 
In queste settimane si sono sperimentate forme di vita in comune basate sul rispetto e la fiducia reciproche. Questi tre giorni saranno utili per rafforzare e consolidare questo clima. 
Per queste ragioni vi invitiamo numerosi pronti a mettere in campo le vostre energie per aiutare il presidio a portare avanti tutte le sue attività quotidiane" 


Lorenzo Ballestra

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