"Nessuno fermerà le idee né con le bombe né con le pistole (dalla dichiarazione del premier norvegese dopo il massacro dei 69 ragazzi ad Utoya)".
Il movimento politico Imperia di tutti e il Partito Socialista Italiano di Imperia esprimono orrore e sconcerto per la strage dei giovani curdi riuniti a Suruc.
"Ragazze e ragazzi la cui colpa è stata quella di impegnarsi civilmente, di progettare di costruire una biblioteca ed un centro di assistenza per bambini a Kobane. Esprimiamo a tutto il popolo curdo la profonda partecipazione al dolore per l’ennesima grave persecuzione che sono costretti a subire. - commentano dal movimento e dal partito - Un’offesa resa tanto più bruciante dall’evidente indifferenza riservata a livello internazionale alle vicende di questo piccolo popolo, che proprio perchè combatte da tempo per l’affermazione di valori fondamentali quali la libertà, la democrazia, l’emancipazione della condizione femminile, continua ad essere vittima di massacri e persecuzioni".
"Questo nuovo massacro premeditato di queste giovani vite è ignobile perché rivolto contro ragazzi impegnati a costruire un mondo civile, laico, razionale e solidale, le battaglie per cui nel mondo tanti socialisti come loro, e non solo, si impegnano. Una tragedia che non deve restare senza conseguenze. Per questo motivo, al di là del nostro omaggio alle vittime, auspichiamo che la politica e la società civile intensifichino le loro azioni a favore del popolo curdo senza mai dimenticare tutte quelle minoranze impegnate a contrastare progetti di integrazione forzata o annientamento, difendendo il loro diritto di autodeterminazione, rivendicando quell’eredità di irrinunciabili e preziosi diritti civili, valori di tolleranza faticosamente conquistati a duro prezzo dai movimenti progressisti di tutto il mondo" - concludono.