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Attualità | 10 luglio 2015, 10:00

Parigi invia un top manager, Carispezia formato Europa

L'alessandrino Carlo Piana è il nuovo direttore della banca spezzina: "I dati di Moody's ci premiano. Nel 2014 Carispezia ha assunto dodici persone, quest'anno se ne aggiungeranno altre. Vogliamo vincere il nostro campionato".

Carlo Piana ed Andrea Corradino

Carlo Piana ed Andrea Corradino

"Avevamo bisogno di un fuoriclasse che prendesse il timone lasciato dopo l'eccellente lavoro di Roberto Ghisellini. Con Carlo Piana portiamo alla Spezia un'esperienza internazionale di primissimo livello che, dati gli obiettivi, sarà il nostro valore aggiunto". Le ambizioni di Carispezia, con l'avviato progetto Liguria che continuerà a svilupparsi, si leggono fra le righe di una nomina molto significativa, quando si parla di gruppi bancari di respiro europeo. Nativo di Acqui Terme, quarantotto anni, una moglie e due gemelli, Carlo Piana arriva direttamente da Parigi, quartier generale di Crédit Agricole. Una carriera scintillante quella di Piana che, dopo la laurea in Economia Aziendale alla Bocconi, ha fatto il suo ingresso nel mondo bancario nel 1993. È entrato nel gruppo francese nel 2007 come responsabile direzione corporate, ha ricoperto incarichi di crescente complessità e responsabilità manageriale fino a diventare, nel 2014, responsabile Rischio di Credito Corporate della capogruppo francese.

Quando la prima banca mutualistica in Europa sposta un top manager come Piana è chiaro che, al di là dei discorsi da conferenza stampa, si va a configurare un progetto di ampliamento ben più importante della realtà Carispezia in sè stessa. “L’eccellente professionalità e l’elevata motivazione che contraddistinguono il nuovo direttore generale della Cassa di Risparmio della Spezia - ha dichiarato Andrea Corradino, presidente di Carispezia, che conferma la prossima apertura di una seconda filiale imperiese ad Oneglia - contribuiranno a dare un forte impulso alla nostra banca ed alla comunità di riferimento. Piana, grazie all’esperienza maturata a Parigi, ha una profonda conoscenza del Gruppo Crédit Agricole, una banca a livello internazionale che adotta un modello di business che garantisce la valorizzazione della vocazione territoriale delle banche che ne fanno parte. Con lui proseguiremo in quel percorso di crescita che ha contraddistinto la nostra banca in questi anni e che ci ha portato ad avere 165mila clienti e un utile netto nel 2014 di 21 milioni di euro. Arriva insomma una figura centrale del successo del gruppo Cariparma dopo un percorso di maturazione coronato negli ultimi due anni alla casa madre dove se lo sarebbero peraltro tenuto molto volentieri”.

“Voglio rinnovare i successi di Carispezia - dice il nuovo numero uno di Palazzo Biassa -, che saranno i successi dei nostri territori. Torno in una terra dove ho lavorato e alla quale sono affezionato, lo faccio con grande umiltà, consapevole dell'atto di fiducia nei miei confronti. Da oggi sarò anche un po' spezzino ma devo ammettere che da Parigi ero più in ansia per Spezia-Avellino che non per la finale di Champions della mia Juventus. Auguro allo Spezia un buona stagione, anche noi vogliamo vincere il nostro campionato. E lo facciamo investendo: nel 2014 Carispezia ha assunto dodici persone, quest'anno se ne aggiungeranno altre. In un mondo bancario globalmente in crisi sono risposte chiare, in controtendenza”. Profilo basso ma idee molto chiare: "Sono orgoglioso di essere qui, credo ci siano tutti gli ingredienti per fare bene. Azionisti coesi, performance efficaci che ci permettono di essere considerati secondo Moody's, il gruppo più solido. Abbiamo il miglior rating delle banche italiane". 

Non cambiano le aspirazioni di Carispezia anche se Piana punta molto sull'innovazione: "L’esperienza fatta a Parigi mi dà la consapevolezza di operare in un gruppo solido ed internazionale, ma che dedica grande attenzione alle realtà locali. In questo contesto aziendale sono certo che Carispezia, una delle più antiche casse di risparmio, con un forte radicamento sul proprio territorio potrà raggiungere traguardi sempre più importanti potendo contare sulla professionalità ed esperienza degli oltre 700 colleghi e sulla forza della capogruppo. Abbiamo un'ambizione regionale, stiamo affermandoci a Genova e nel ponente, non siamo dei conquistadores; d'altra parte vogliamo essere banca dell'innovazione perché i giovani fra i 18 e i 35 anni hanno esigenze diverse. Così come una filiale di Borghetto e una di Genova centro hanno necessità diverse, orari, tempi, funzionalità. C'è bisogno di parlare la stessa lingua dei clienti. Pensiamo ad innovazioni semplici, che tengano conto dei valori di sostenibilità".

Piana si mostra ottimista sull'accesso al credito ("ci sono segnali positivi") e conferma il rapporto sempre più stretto fra le città di Parma e Spezia ma sulla questione Carige e sull'eventuale interessamento di Crédit Agricole ad entrare seriamente nella banca genovese taglia corto, come da copione: "Non mi occupo di questo, sono concentrato a lavorare per Carispezia". Interessante invece il passaggio sulla crisi greca: "I banchieri greci non hanno scelta. O meglio per loro ha scelto il popolo e come sempre sono i mercati a regolare le conseguenze. Crédit Agricole non è più in Grecia quindi il tema non ci tocca ma la situazione in quel paese non è facile e non credo ci sia un problema di operatività bancaria".

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