Politica - 09 luglio 2015, 12:36

Alternativa Tricolore chiede al Sindaco di Ventimiglia di emettere un'ordinanza di divieto ai migranti

Per quelli che non hanno un certificato di buona salute.

La segreteria Regionale di Alternativa Tricolore interviene sull’emergenza migranti a Ventimiglia: “E’ in continua evoluzione grazie alle direttive del ministro degli Interni del Governo Renzi, Angelino Alfano, che incurante di ciò che è accaduto al confine italo-francese impone al Prefetto di Imperia e al Sindaco di Ventimiglia di accogliere nuovi migranti o ‘presunti’ profughi creando così un nuovo stato di emergenza che la cittadina rivierasca non merita”.

“A questo punto – prosegue AT - nonostante il prodigarsi dei volontari della croce rossa italiana e francese, sarebbe cosa intelligente che anche il Sindaco di Ventimiglia, affinché non si ripetesse il dramma di alcune settimane fa, emettesse un ordinanza al fine di vietare l'entrata in città e la sosta al confine di Stato dei nuovi migranti sprovvisti di certificato di buona salute seguendo l'esempio del suo collega di Alassio e di sindaci di altre cittadine. La politica dell'immigrazione voluta da Alfano è completamente fallimentare e sta creando grossissimi problemi non solo in Liguria ma anche in Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli, Emilia Romagna e altre regioni del sud,una politica destinata a creare allarme sociale e fenomeni di razzismo incontrollati. Il Ministro dell'Interno segue la linea ‘buonista’ voluta da Renzi e dai partiti di sinistra radicale che a tutti i costi tifano per un accoglienza senza regole incuranti che a sostenere la "baracca"sono i denari dei contribuenti italiani”.

“E' in atto un ‘razzismo a senso unico’ – termina Alternativa Tricolore - nel quale i penalizzati sono gli italiani i premiati i ‘presunti profughi’ che godono di ogni diritto. Siamo accanto a quei cittadini sfrattati perché disoccupati che dormono nelle automobili o in altri mezzi di fortuna,ai pensionati  che non si possono permettere le cure sanitarie,ai precari con stipendi da fame e a tutti coloro che grazie alla crisi voluta dai governi tecnici non arrivano alla metà del mese. Ricordiamo ad Alfano, di cui chiediamo le dimissioni, che la politica sull'immigrazione si deve basare su:pattugliamento delle coste nordafricane come deterrente per impedire nuovi sbarchi di disperati un umano rimpatrio dei clandestini che si trovano sul suolo nazionale, la revisione di tutti i trattati con la Comunità Europea,la sospensione temporanea del trattato di Schengen”.