Costa Balenae, da sempre risulta una della pagine più misteriose della storia ligure. Infatti dietro al nome si celano dei misteri come il nome, probabilmente riconducibile alla divinità ligure Bellenus, la distruzione di questo insediamento, probabilmente risalente all’invasione dei Longobardi di Rotari nel 643, la riduzione dell’edificio sacro originale ed il contenuto di molte tombe non ancora esplorate. Il prossimo 5 luglio riprenderanno nuove indagini, che saranno personalmente dirette dal prof. Philippe Pergola, Decano e Professore ordinario di Topografia cristiana dell’Orbis christianus antiquus presso il Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana a Roma e Directeur de Recherche au C.N.R.S. presso l’Université d’Aix-Marseille (Laboratoire d’Archéologie Médiévale e Moderne en Méditerranée - Maison Méditerranéenne des Sciences de l’Homme), con la guida del cantiere di Alessandro Garrisi.
"Anche quest'anno - dichiarano il Sindaco Giorgio Giuffra ed il Presidente del Consiglio Martina Garibaldi - la Civica Amministrazione ha voluto sostenere la campagna scavi presso il sito archeologico di Capo Don. È molto importante - continuano Giorgio Giuffra e Martina Garibaldi - scoprire e far conoscere il passato per vivere al meglio il presente ed il futuro."
Gli scavi si concluderanno il 30 luglio, quando verrà organizzata una giornata "porte aperte" sul sito archeologico (visita gratuita aperta a tutti, prevista alle 16), mentre la sera, con un’iniziativa all’aperto in Piazza Matteotti (alle 21:15), saranno presentati i risultati della campagna di scavo 2015.
"Abbiamo deciso di organizzare - concludono il Sindaco ed il Presidente del Consiglio - una giornata formativa al fine di sensibilizzare ed avvicinare i cittadini ed i turisti al ricco ed originale patrimonio archeologico, unico in tutto l'estremo ponente ligure."