Il Circolo Parasio di Imperia presenta, per l'estate ormai iniziata, una interessante iniziativa legata ai libri, dal titolo: “Libri a palazzo 2015”.
Il primo autore ad inaugurare il calendario culturale è lo scrittore Salvatore Grenci, con “Il rapporto Miradore” il giorno mercoledì alle 21. Il giallo di portata storica di Grenci, introdotto da Gabriele Oreggia, sarà apprezzato dagli imperiesi, soprattutto quelli di Porto Maurizio, in quanto ambientato al Parasio.
“Libri a Palazzo”, che avrà luogo dal 1 luglio al 4 agosto, è una manifestazione che si terrà in un luogo suggestivo e unico come la cornice di Palazzo Pagliari. “Gli incontri saranno dedicati al romanzo storico e alla storia travagliata del secolo breve, le cui grandi e terribili vicende hanno avuto pesanti riscontri anche nella nostra terra”, afferma Giacomo Raineri, Presidente del Circolo Parasio, sul manifesto dell'evento.
Ma di cosa parla il libro di Salvatore Grenci e perché è interessante sentirne parlare? “Il rapporto Miradore” è il libro dell’inafferrabilità: quando pensi di essere giunto a una conclusione, tutte le carte si rimescolano e la conclusione sembra sempre più lontana. E’ un libro di storia, fatto di persone scomparse: alcune, durante il termine della seconda guerra mondiale e altre in circostanze misteriose.
Personaggi realmente esistiti che, se non fosse per sopraggiunti limiti di età, ancora oggi potremmo chiederci se fossero vivi o meno. Un amico che decide di porre fine alla sua esistenza con un suicidio, un’agendina conservata e dimenticata in cantina per vent’anni, un ritorno alla natia Porto Maurizio danno il via ad una serie di eventi che non riuscirete più a tenere sotto controllo. Un libro dove storia, religione, indagini e segreti portano tutti nella stessa direzione.
Protagonista indiscusso non è però l’ispettore Massabò, ma il Parasio e tutto il suo mondo, che lo scrittore descrive con una dedizione tale da far appassionare chiunque. Dall’archivolto del Sotto Tina, agli storici bar, ai personaggi che hanno fatto, con le loro caratteristiche, la storia di chi ha vissuto e vive al Parasio, questi racconti nel racconto sono un perfetto diario di un tempo passato.
Dopo aver letto “il rapporto Miradore”, quando attraverserete via Cascione, o vi troverete nei pressi di galleria Gastaldi, le guarderete in modo diverso e sono sicura che penserete tutti allo stesso nome: Alberto Beverello.