Si tiene nell’ambito della rassegna “Una sera con i Martedì Letterari” al Teatro dell’Opera del Casinò la prima presentazione ufficiale del libro “Demo Bruzzone tra Barzizza e Giacomazzi” scritto da Freddy Colt, che inaugura la serie “Le monografie del Museo di Storia Musicale di Sanremo” edita dalla Mellophonium Broadsides.
Ma la serata di domani, con inizio alle 21, sarà molto di più: un incontro-spettacolo intitolato “Omaggio a Pippo Barzizza e a Demo Bruzzone”, nell’intento di accomunare due importanti musicisti del Novecento sanremasco e italiano. La serata, condotta da Marzia Taruffi, vedrà l’intervento dell’autore insieme ad ospiti d’eccezione come il celebre concertista M° Carlo Aonzo al mandolino e il cineasta Renzo Barzizza, figlio del Maestro Pippo. Oltre alla conversazione sugli spunti che il libro fornisce, verranno proposti alcuni brani musicali dal vivo, tra i quali alcuni duetti di chitarra scritti da Bruzzone ed eseguiti da due giovani chitarristi: Francesco Zoccali e Davide Frassoni, allievi del professore Sergio Basilico. Ampio spazio anche per gli audiovisivi con la proiezione di documenti interessanti, soprattutto dei filmati d’epoca girati negli anni ’20 e ’30 da Pippo Barzizza a Sanremo, fortunosamente recuperati e montati dal figlio Renzo.
Due parole sul libro: l’autore Freddy Colt ha deciso di compendiare in questa sua opera tutte le ricerche da lui effettuate nel corso di più di un decennio intorno al musicista Nicodemo “Demo” Bruzzone, studiando particolarmente le relazioni artistiche con altri due artisti di maggior fama che gravitavano a Sanremo, ovvero i maestri Angelo Giacomazzi e Pippo Barzizza. Sanremo, in questo libro, viene vista come crocevia di arrangiatori di vaglia in grado di influenzare la crescita dei talenti locali; ma nel testo si parla non solo di jazz, swing e canzone: si rievoca anche la gloriosa scuola violinistica del maestro Francesco Sfilio, alla quale si era formato il giovane Nicodemo negli anni ’30. Dal violino al mandolino, poi, il passo è breve: e Bruzzone è stato ultimamente rivalutato anche come autore specifico per questo strumento, con la sua Czardas ormai conosciuta anche negli Stati Uniti. Nella pubblicazione si dà conto di tutto ciò, coniugando spirito musicologico con il valore della memoria, attraverso testimonianze raccolte tra musicisti e allievi, immagini, documenti e spartiti.
Una pubblicazione senz’altro documentata ma destinata non solo agli studiosi, anzi preparata con intento divulgativo. Per la serata di domani l’ingresso è libero e gratuito.