"Siamo Imperia. Siamo Settimio e Stefano e abbiamo deciso, forse con incoscienza, di fare qualcosa per la città che amiamo. Vorremmo creare una sorta di manifesto con le migliori idee dei cittadini. Chiunque sarà libero di partecipare, ma solo come cittadino. Chiunque potrà parlare al massimo per 5 minuti, che sono un tempo più che sufficiente per esporre una buona idea. Ingresso libero, idee libere”.
Questo è l'invito che Settimio Benedusi, noto fotografo originario di Imperia, ha voluto rivolgere agli abitanti della sua città natale, coinvolgendoli in un incontro in programma sabato ad Imperia. Questa assemblea si terrà a partire dalle ore 16, allo Spazio Vuoto, nella Galleria degli Orti di Oneglia. Qualche tempo fa aveva provocato un certo clamore la provocazione del fotografo: ”La nostra città potrebbe diventare (nonostante noi!) un posto meraviglioso. Invece è una merda. Volete che sia così per sempre? Io no”.
Va avanti l’ “onda” come è stata definita da Settimio Benedusi. Sono passati due mesi da quando il fotografo con una “ lettera aperta ” pubblicata sul suo blog ha acceso bruscamente i riflettori sulla situazione della città di Imperia come solo un gran comunicatore sa fare. Subito dopo l’amico Stefano Senardi, discografico, ha esternato pubblicamente le ragioni per le quali condivide anche lui il grido di dolore di Benedusi. Nell’arco di pochi giorni è nato un dibattito che ha coinvolto non solo amministratori, personaggi riconosciuti ma soprattutto cittadini.
L’idea di Benedusi e Senardi è quella di sedersi intorno ad una “tavola rotonda” insieme a personalità della società civile e creare un manifesto della città dove ognuno offra le proprie competenze, esperienze e sensibilità per contribuire a migliorare Imperia. Oltre duecento le mail scritte a Benedusi per dare la propria disponibilità e sedersi ad un tavolo per costruire insieme.
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