Ricco di spunti interessanti l'incontro di ieri l'altro alla Biblioteca Civica Aprosiana di Via Cavour, in Ventimiglia, dove il giornalista scrittore Daniele La Corte ha presentato, dopo una introduzione di Giuseppe Famà, il suo ultimo libro e primo romanzo La Casa di Geppe... un percorso nella Resistenza. Prefazione di Giancarlo Caselli. L'autore ha magistralmente esposto agli intervenuti una trama così chiara e limpida del romanzo che vede brillante protagonista un giovanissimo povero e sprovveduto contadino, Geppe, in un periodo storico e sociale, assolutamente ignaro della Resistenza e, ovviamente, della Lotta di Liberazione.
“Il libro -esordisce La Corte, -coniugando realtà e fantasia, ripercorre gli anni difficili e particolari della Lotta di Liberazione, attraverso un misto di realtà storica e fantasia che ha permesso la realizzazione di un romanzo che reputo storicamente interessante e di facile lettura. La prefazione al libro è di Giancarlo Caselli. Il mio lavoro si muove tra la Spagna falangista di Franco, la Francia fascista di Petain e l'Italia, dominata dal fascismo di Mussolini.”
“La casa di Geppe rappresenta un periodo storico confuso e oscuro della nostra storia, simbolo di dolore, ignoranza e di emarginazione, di esclusione. Nel corso della descizione ed esposizione dei vari avvenimenti, raramente piacevoli, ma sicuramente, ricchi di ansia e di preoccupazione, di morte e di feriti, viene a riscattarsi con il nascere di un clima di solidarietà e di partecipazione civile e socio-culturale. Geppe vive in una cascina alla periferia di un paese, tra Mondovì e Cuneo. Con lui vengono ad avvicendarsi personaggi di alto tenore culturale, che si presentano al momento e al luogo giusti per far uscire dall'esclusione e dall'isolamento sociale il giovane contadino, sommerso da problemi giganteschi e, sicuramente, più grandi di lui. Ad un certo momento della storia, il 'contadinello' comincia ad aprire gli occhi alla realtà e alla verità storica del suo tempo. Apre così bene gli occhi che nasce in lui l'uomo 'nuovo', l'uomo diverso, l'uomo aperto ai nuovi eventi della vita quotidiana, riscoprendosi facente parte di un sosprendente ciclo storico-sociale, quindi, protagonista nel suo paese e nello Stato italiano, Nasce, così, l'eroe della Resistenza e della conoscenza della Lotta di Liberazione.”
Così Daniele La Corte, che ha ringraziato, col suo contagioso sorriso, tutti gli intervenuti ai quali ha catturato un lungo applauso.
La casa di Geppe, un romanzo che, pur tra numerose e molteplici vicissitudini del periodo storico, riesce a dare luce di vita, di storia e di tanta speranza in un futuro migliore, chiudendosi in tutta la sua positività con la conquista della Libertà, negata all'uomo, per anni.