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Sanremo Ospedaletti | 05 giugno 2015, 17:00

Rari Azzuffantes

Lacrime e veleni della pallanuoto.

Rari Azzuffantes

Mentre in casa continuano a volare gli stracci, Marco Capanna è andato via senza sbattere troppo la porta. Con le lacrime agli occhi e il cuore venato, parole sue. L’ormai ex allenatore della Mediterranea Imperia non ha voluto macchiare il finale, togliendosi qualche sassolino dalle scarpe. Che si azzuffino pure gli altri: il presidente dimissionario della Rari Nantes Luca Ramone, gli undici soci che hanno sfiduciato con effetto immediato il consiglio direttivo, il vicepresidente Guido Corradi che si era dimesso per primo. Il casus belli è stato il piano sportivo presentato da Capanna, troppo costoso secondo Ramone & C. anche se l’assemblea dei soci aveva dato via libera.

Capanna ha ringraziato tutti, soprattutto le ragazze straordinarie della pallanuoto. Campionesse d’Italia nel 2014, seconde quest’anno, battute nella finale scudetto dal Plebiscito Padova. Le stesse avversarie che la Mediterranea aveva piegato in Coppa Len, conquistando il secondo trofeo continentale (il primo è del 2012). Peccato per un epilogo così amaro, proprio adesso che Imperia poteva capitalizzare la fortuna di eccellere nella massima serie di uno sport di squadra, durissimo e selettivo come la pallanuoto. Invece la Rari Nantes ha deciso di autoinfliggersi la più snervante e indesiderata fine di un ciclo. Capanna emigrerà verso Cosenza, due giocatrici hanno già deciso di fare le valigie, e speriamo non facciano altrettanto le due Giulie, Emmolo e Gorlero, attaccante e portiere del Setterosa.

La spaccatura della società è scaturita dalle polemiche sul bilancio. Per il presidente Ramone s’imponeva un “ridimensionamento” dettato dagli impegni assunti con il Comune (gestione della piscina). L’obiettivo unico era l’equilibrio finanziario, senza soldi in cassa per supportare il progetto sportivo di Capanna, perché la differenza tra i due budget era di circa centomila euro. Però secondo il socio Giovanni Guidotti, uno degli undici firmatari della lettera di sfiducia a Ramone, sarebbe stata proprio la “pessima gestione” del presidente a causare il disastro. In ballo c’è anche la prevista e assai criticata assunzione di un direttore dell’impianto, per un esborso annuale di circa trentamila euro.

Capanna, nella sua quieta uscita di scena, ha semplicemente fatto notare che ci sono state in questi anni delle “carenze organizzative”. Forse avrebbe voluto aggiungere che a qualcuno frega poco dello sport, o che a Imperia siamo abitualmente dei campioni a rovinarci da soli. Alla fine chi rischierà di perderci? La squadra, i tifosi, la città. Oppure il nuovo corso di Mercedes Stieber saprà inaugurare un altro ciclo vincente. È quello che auguriamo alla fresca sostituta di Capanna, ridimensionamento del budget e delle zuffe intestine permettendo.

Luca Re

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