Si è svolta oggi pomeriggio alla caserma ‘Somaschini’ di Imperia, la festa di celebrazione per i 201 anni dell'Arma dei Carabinieri. Dopo le celebrazioni del bicentenario dello scorso anno, nel 2015 siamo al 201 anniversario dell’arma. Presenti le massime autorità civili, militari e religiose della nostra provincia.
Ecco il discorso pronunciato questa sera dal Comandante provinciale, il Col. Luciano Zarbano:
Signor Prefetto, Autorità civili, religiose e militari, colleghi francesi, gentili ospiti, a nome di tutti i militari dell’Arma dei Carabinieri della Provincia di Imperia, esprimo un sentito e riconoscente ringraziamento per la vostra presenza qui oggi, giorno in cui festeggiamo il 201° anniversario della sua Fondazione. La vostra partecipazione al nostro compleanno conferma ancora di più il legame di amicizia e di considerazione che avete con la nostra Istituzione. Questo ci ripaga del diuturno impegno, questo ci ripaga del tempo che sottraiamo a noi stessi e alle nostre famiglie, questo ci da la forza di dare di più. Le vicende dell’Arma si fondono con quelle del nostro Paese. La nostra storia è fatta di grandi eroismi e piccoli sacrifici quotidiani, spesso silenziosi, accomunati da un unico scopo: la sicurezza del cittadino. Dalla storica e sempre attuale figura del comandante di Stazione a quella più recente del Carabiniere di quartiere.
Le Stazioni Carabinieri, oltre a costituire un valido strumento operativo, realizzano un rapporto di conoscenza diretta e reciproca con il cittadino da cui deriva anche l’esercizio di una vera e propria funzione sociale. Presidi di legalità insieme luoghi di ascolto e di accoglienza, integrando all’attività di polizia anche la prossimità e l’assistenza che migliorano e completano l’offerta di sicurezza. La capillare e diffusa presenza sul territorio, la conoscenza delle persone e la condivisione delle problematiche locali, costituiscono un’utile base informativa per sviluppare attività preventive e investigative mirate, efficaci e non episodiche. Proprio per questo le Stazioni Carabinieri costituiscono un punto di riferimento per la popolazione, i cittadini si affidano alle nostre Stazioni. Le Stazioni Carabinieri sono un patrimonio che è necessario preservare. La rimodulazione dell’orario di apertura al pubblico delle Stazioni più piccole, per la presentazione di denunce, querele, istanze e altre esigenze di carattere amministrativo, non significa aver ridotto la disponibilità dell’Arma, ma al contrario ha consentito di destinare più personale all’attività di controllo del territorio. Inoltre è sufficiente una chiamata tramite il citofono della Stazione o una telefonata al 112 per ottenere un tempestivo intervento delle pattuglie sempre presenti sull’intero territorio provinciale.
Permettetemi ora di illustrarvi brevemente e con molta soddisfazione i risultati dei reparti dipendenti, raggiunti con impegno e sacrificio negli ultimi 12 mesi, apprezzabili sul piano repressivo. Mentre sul piano preventivo possiamo vantare un decremento dei delitti del 10% rispetto all’anno precedente. I Carabinieri nella provincia di Imperia hanno perseguito poco meno di 7.000 reati (il 62% dell’intera delittuosità provinciale), di cui oltre il 53% scoperti con 358 persone arrestate e 4.120 denunciate (quest’ultimo dato rappresenta un sensibile incremento rispetto al precedente periodo nell’ordine del 62%). Nel corso dei 25.600 servizi esterni - in media 70 pattuglie al giorno - sono state identificate oltre 91.800 persone, controllati circa 68.150 veicoli e ritirate 128 carte di circolazione di automezzi e oltre 270 patenti, in particolare a persone sorprese alla guida dopo aver assunto alcoolici o stupefacenti. L’attività di contrasto ai reati contro il patrimonio ha consentito di arrestare 88 persone per furto e denunciarne 422. Gli arrestati per rapina sono invece 23, e 41 i denunciati. Questi numeri sono la tangibile risposta alla minaccia predatoria, mentre il dato preventivo è quantificabile in un decremento della delittuosità rispetto all’anno precedente. Importanti risultati sono stati conseguiti anche nella lotta al traffico di sostanze stupefacenti (55 persone arrestate, 175 denunciate, 640 kg di stupefacente sequestrato tra cocaina, eroina e hashish), particolare attenzione è stata dedicata non solo ai grandi quantitativi di droga che attraversano il ponente ligure, ma anche allo spaccio nelle località della provincia.
Da ultimo, di grande rilevanza e altrettanta preoccupazione vi è il sequestro, effettuato pochi giorni or sono dai Carabinieri del dipendente Nucleo Investigativo, della più pericolosa droga sintetica attualmente esistente e che ora sta facendo la sua comparsa anche sul “mercato” Italiano: tecnicamente si tratta del cloridrato di metanfetamina, più comunemente conosciuta negli ambienti dello spaccio con il nome di “shaboo”. Dico di grande preoccupazione per due ordini di motivi: il primo perché è molto più potente delle altre droghe conosciute, ma soprattutto per i devastanti effetti fisici e mentali. Infatti una sola dose basta per creare dipendenza sin da subito, facendo entrare gli assuntori in una spirale mortale che passa per mostruosi deturpamenti del viso e irreversibili quanto repentini danni al cervello; il secondo motivo riguarda aspetti meramente investigativi. Infatti si tratta di una sostanza inodore per cui non rilevabile dai cani antidroga. Nonostante ciò, proprio in virtù di questo recente sequestro, tra i primi in Italia e che testimonia il grande impegno nel delicato settore da parte del Comando Provinciale di Imperia, mi sento in questa sede di poter mandare un segnale di rassicurazione alla nostra comunità. I Carabinieri del comando provinciale e del nucleo ispettorato del lavoro di Imperia hanno costantemente effettuato controlli in materia di lavoro nero, rilevando irregolarità in 210 aziende su 347 ispezionate, ove 50 dei circa 430 lavoratori controllati non erano in regola. Sono stati inoltre sospesi i lavori in 12 cantieri edili con 25 persone denunciate. I reparti investigativi della provincia hanno già ottenuto eccellenti risultati sul fronte della criminalità organizzata, nel cui ambito giova ricordare l’operazione di polizia giudiziaria contro la ‘ndrangheta denominata “La Svolta” e condotta dal Nucleo Investigativo. Tale operazione è stata coronata ora da una sentenza, che ha visto la condanna di 27 persone di cui 16 per “associazione a delinquere di tipo mafioso. Proseguono, inoltre, le indagini su tutti gli episodi criminosi che hanno recentemente interessato la provincia e che hanno destato particolare preoccupazione nell’opinione pubblica. Su tale fenomeno non è stato e non sarà mai abbassato il livello di interesse.
Particolare attenzione è stata dedicata alle iniziative di sensibilizzazione in materia di truffe e furti ai danni degli anziani, nel cui ambito i Comandanti di Stazione hanno promosso, grazie alla collaborazione di comuni, parrocchie e associazioni, una serie di incontri informativi a favore delle singole comunità. Nell’ambito del progetto di diffusione della cultura della legalità tra i giovani, con specifico riferimento alla violenza di genere, al bullismo, all’educazione stradale, all’abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti, le iniziative dell’Arma hanno interessato più di 2.000 studenti di 26 istituti della provincia, attraverso conferenze nelle scuole e visite ai Comandi. Parallelamente sono stati effettuati nei maggiori centri della provincia numerosi incontri con la cittadinanza per sensibilizzare la tutela dei soggetti delle categorie più deboli. Un accento particolare sull’argomento è stato dedicato ai “reati di genere” e allo “stalking” e a qualunque forma di violenza sulle donne, ricordando sempre di guardare i carabinieri come a dei fratelli maggiori sempre pronti a dare sostegno e assistenza a chi si sente vittima. A tale scopo sono stati specializzati diversi militari dell’Arma. A questo punto credo che i miei ragazzi meritino un vostro applauso.
Gli sforzi dell’Arma e delle altre Forze di Polizia, con le quali esiste una perfetta sintonia scevra da gelosie di giubba (a tal proposito voglio ringraziare i colleghi della Polizia di Stato per il supporto e l’aiuto dato in quelle notti caratterizzate da innumerevoli richieste di intervento), sono certamente importanti, ma la tutela e il mantenimento della sicurezza non possono prescindere da concrete iniziative di prevenzione sociale e riqualificazione urbana, finalizzate a favorire condizioni complessive che inibiscano la commissione di atti di devianza. E’ ampiamente provato che la percezione di sicurezza è influenzata dalle condizioni dei servizi sociali, degli arredi urbani, dell’illuminazione pubblica e dei sistemi di videosorveglianza. Prima di concludere, desidero rivolgere un reverente e commosso omaggio ai Carabinieri caduti nell’adempimento del dovere in Italia e all’estero, il cui esempio deve costituire sprone e guida nel nostro quotidiano agire. Alle loro famiglie che con dignità e coraggio vivono quotidianamente il dolore del lutto. Saluto e ringrazio i Carabinieri in congedo per averci consegnato un’Istituzione efficiente e degna di una così alta considerazione.
Un particolare saluto al Questore di Imperia, al Comandante Provinciale della Guardia di Finanza e al Comandante Provinciale del Corpo Forestale dello Stato, ai quali mi lega un ideale rapporto oltre che di collaborazione anche di stima ed affetto, con i quali ho l’onore e il piacere di operare nell’ambito del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, professionalmente presieduto dal Prefetto di Imperia a cui rivolgo un cordiale saluto e un sentito ringraziamento. Saluto e ringrazio il Procuratore di Imperia e tutti i Magistrati con i quali si è instaurato un perfetto rapporto di stima e collaborazione, accomunati sempre dalla continua ricerca e raggiungimento della giustizia. Saluto e ringrazio i delegati della Rappresentanza Militare, sempre impegnati in maniera propositiva per il benessere del personale. Esprimo sentita gratitudine e un riconoscente pensiero alle nostre famiglie: il loro affetto e sostegno ci consente di adempiere ai nostri doveri con la necessaria serenità.
Viva l’Arma dei Carabinieri... Viva l’Italia.