Sport - 04 giugno 2015, 08:11

Pallanuoto: Marco Capanna verso Cosenza: i tifosi si chiamano a raccolta alle 11.30 alla piscina ‘Cascione’

Il rischio è che, partendo Capanna, anche molte giocatrici possano far scelte differenti, mentre ad oggi il ‘miracolo imperiese’ era saldamente unito da rapporti personali invece di quelli economici.

Dopo la scelte di vita di Casanova e Ralat, che hanno già deciso di lasciare la Mediterranea Imperia per tornare a casa (la prima a Genova e la seconda a Porto Rico), la pallanuoto femminile del capoluogo è, da qualche ora, in fibrillazione.

Come avvenuto lo scorso anno il ‘perno’ della società Marco Capanna, tecnico della squadra femminile che ha vinto lo scorso anno lo scudetto, è stato nuovamente corteggiato a livello nazionale. A Capanna è arrivata un’offerta importante del Cosenza, che avrebbe offerto un contratto triennale importante, con un budget sportivo per costruire una squadra secondo le sue esigenze.

La situazione è stata analizzata ieri dall’assemblea dei soci della Rari Nantes Imperia ed è stato evidenziato come le stesse condizioni non sarebbero sostenibili se non con impegni personali a supporto di un budget che è mirato al contenimento dei costi ed alla stabilità economica anche nel rispetto del disciplinare con il comune.

Alcuni ‘rumors’, che non sono stati confermati a livello dirigenziale, parlano della possibilità di un impegno diretti dei soci, con il versamento di quote extra. Ma il tempo è tiranno, perché Capanna ha poche ore per decidere e, ovviamente c’è preoccupazione in seno alla società giallorossa. Nelle ultime ore un gruppo di tifosi ha fatto circolare, tramite sms ed altre forme di comunicazione ‘social’, la volontà di farsi trovare, questa mattina alle 11.30, di fronte alla piscina ‘Cascione’ per far sentire la propria voce a fianco dell’allenatore e per trovare soluzioni per farlo rimanere.

Il rischio è che, partendo Capanna, anche molte giocatrici possano far scelte differenti, mentre ad oggi il ‘miracolo imperiese’ era saldamente unito da rapporti personali invece di quelli economici.

Carlo Alessi