Attualità - 13 maggio 2015, 11:50

Sanremo: anche il Casinò di Sanremo in “ Rex”, l’ultimo libro di Giulio Massobrio

Cresce l'attesa in vista dello spettacolo Pigafetta.

Intrighi, misteri, storia, testi ritrovati, una pergamena che potrebbe risolvere le sori della seconda Guerra mondiale, ma anche un thriller mozzafiato, testi storici che compaiono e scompaiono , storie d’amore appassionate tra Genova, Trieste e una sanremo che sa mantenere il suo fascino anche nel conflitto. Ieri pomeriggio Giulio Massobrio ha illustrato il suo ultimo volume”rex” ( Bompiani) finalista del Premio bancarella già alla seconda edizione, che dedica un capitolo al casinò di Sanremo paragonandone le splendide sale a quelle del l’esclusivo Rex, la nase italiana simbolo dell’eleganza e della professionalità italiana dei primi anni del secolo scorso.

“Ho conosciuto la casa da gioco”-ha raccontato Giulio Massobrio” nel 2012 durante un precedente martedì letterario mentre stavo scrivendo Rex. Mi sono innamorato di questo edificio così bello e pregevole, così meravigliosamente simile alla nave su cui avevo incentrato il mio romanzo. E’ stato , per me naturale, inserirlo nella vicenda. Martin nel 1940 attraversa un casinò chiuso ma in cui , segretamente, si gioca nelle sue splendide sale.”

Giulio Massobrio dopo Sanremo, proseguirà il suo Tour a Trieste prima della partecipazione al Premio Bancarella. Ha condotto l’autore all’interno del percorso storico del volume l’editor dott. Matteo Moraglia. Intervento della scuola Ottorino Respighi. con Silvia Annuzzi accolta da un calorosi applausi.

Venerdì 15 maggio 2015 alle ore 16 l'Unitre Sanremo offre come evento di chiusura dei suoi corsi, lo spettacolo Pigafetta. “Credo certamente non si farà più tal viagio”, di e con Roberto Cuppone, prodotto da Laboratorio Olimpico con musiche originali di Francesco Erle, Immagini di Claudio Zocchetta. Si tratta della biografia in forma di monologo del grande navigatore vicentino che per primo, al seguito di Magellano, fece il giro del mondo. Per l'occasione il tecnico luci e suoni sarà Christian Gullone, insieme a Valentina di Donna per la fotografia di scena. Lo spettacolo, scritto, diretto e interpretato da Roberto Cuppone, ha debuttato in prima assoluta al Teatro Olimpico di Vicenza nel 2004, interpretato da Ugo Pagliai e con l’esecuzione dal vivo delle musiche e dei cori, nel quadro del Ciclo degli Spettacoli Classici.

La fama di Antonio Pigafetta è legata alla più grande impresa dell’uomo in epoca moderna: la prima circumnavigazione del globo che egli compì al seguito di Magellano (tra il 1519 e il 1522): partito a vent’anni per amore d’avventura, egli sopravvisse ad ammutinamenti, massacri e malattie sconosciute per tre interminabili anni di peripezie, da cui tornò appena un decimo di quanti erano partiti; alla fine si vide però negata la pubblicazione della sua “Relazione” e sparì misteriosamente senza più dare notizia di sé. Cuppone immagina dunque di incontrare Pigafetta in un’isola dell’Atlantico, deluso e invecchiato. Il navigatore si rivolge al pubblico come nel 1519 si era rivolto a quell’equipaggio di 237 eroi e rinnegati chiamati da Magellano a salpare verso l’ignoto.

Il luogo del racconto diventa così tutti i luoghi della spedizione: il porto di Siviglia, l’Atlantico australe, il tempestoso Stretto, lo sterminato Oceano Pacifico, la baia insanguinata dove Magellano trovò la morte, il porto di San Lucàr dove sbarcarono i diciotto superstiti, per essere ben presto dimenticati. Il testo comprende anche ampi brani della sua “Relazione” nella straordinaria ricchezza di un dialetto veneto internazionale del Cinquecento: i giganti della Terra del Fuoco, i fuochi di Sant’Elmo, la nascita del cannibalismo, costumi e leggende del Pacifico. Le musiche di Francesco Erle (registrate nel 2004 ed eseguite da Coro e Orchestra della Schola San Rocco, diretti dall’autore) comprendono dodici brani ispirati a forme musicali del Cinquecento: Intrada del mare, Ricercare della conoscenza, Hymnodia della grande impresa, Te Deum europeo, Contrappunto della navigazione, Stretto, Lauda del miracolo, Villançico de Puerto San Julian, Mottetto umanistico, Folìa dei capitani e degli assassini, Canzona dell’eroe, All’epistola.

Le immagini selezionate da Mauro Zocchetta (44 proiezioni per schermo gigante) – frutto di una ricerca presso la Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia, la Biblioteca Bertoliana e il Museo Civico di Vicenza - rappresentano l’immaginario cinquecentesco fra astrologia e anatomia, con soggetti cartografici, mitologici, religiosi, anatomici; mostri, sestanti, tempeste, spezie, scene di cannibalismo e di navigazione. Roberto Cuppone, attore e regista, ha partecipato a spettacoli con Joseph Losey, Giancarlo Nanni, Maurizio Scaparro, Egisto Marcucci, Gianfranco De Bosio, Orazio Costa, Carlo Boso, Pino Micol, Arnoldo Foà, Piera Degli Esposti, Ugo Pagliai, Paola Gassman; ha scritto circa quaranta testi rappresentati (fra gli altri da Ferruccio Soleri, Francesco Macedonio, Ferruccio Merisi, Maurizio Scaparro); insegna storia del teatro all’Università di Genova e ha pubblicato saggi sulla Commedia dell’Arte fra otto e novecento, sul teatro veneto e sul teatro d’attore. 16.30 Il 19 maggio ore 16.30 nell’anno internazionale della Luce Piero Bianucci presenta il suo nuovo libro:” Vedere. Guardare. Dal microscopio alle stelle viaggio attraverso la luce” (Utet).

C.S.