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Politica | 04 maggio 2015, 16:44

#ElezioniRegionali2015: intervista a Simone Baggioli (Forza Italia) su questa effervescente campagna elettorale

"Se la politica vuole riguadagnarsi la fiducia della gente non dovrebbe dar modo ad alcuni “raccomandati” di evitare il confronto con gli elettori per equilibri politici dettati dalle segreterie di partito incomprensibili per me, figuriamoci per il cittadino. E’ incomprensibile per me amministrare senza mandato da parte dei cittadini, sono troppo lontano da questi schemi" - spiega Baggioli sulla questione del famigerato listino.

Simone Baggioli

Simone Baggioli

Un'intervista a tu per tu con il candidato Simone Baggioli, volto politico di Forza Italia a Sanremo. Baggioli corre a sostegno della corsa alla carica di presidente della Regione Liguria di Giovanni Toti. 

La campagna elettorale entra nel vivo. Sui social, per la strada, tra la gente, si inizia a respirare aria di elezioni. Le come sta vivendo questo momento?

"Questa è la mia terza campagna elettorale. Entrambe le precedenti mi hanno portato a rappresentare i cittadini in Consiglio Comunale a Sanremo quindi non c’è il 2 senza il 3! Scherzi a parte, è una campagna elettorale molto difficile proprio perché la politica ha completamente perso la sua efficacia a causa del comportamento dei vari rappresentanti del territorio che hanno avuto la fortuna di sedere a Genova. I cittadini sono stati completamente dimenticati, le imprese soffrono e lo dico da titolare di un azienda di servizi. Oggi molti candidati ripetono le stesse promesse fatte nel 2010 e ciò mi lascia alquanto perplesso e contrariato. Si deve parlare di rilancio turistico, dell’occupazione e delle imprese, della sanità, dei trasporti. Ad esempio già concludere le opere in sospeso darebbe una boccata di ossigeno ad un comparto, quello edile, in gravi difficoltà. Il centrosinistra si sta disgregando giorno dopo giorno e per noi del centrodestra s’intravede la vittoria. Un cambio di rotta nei ruoli regionali darebbe, sinceramente, alla nuova “squadra”, il potere di  affrontare in maniera differente i vari problemi che quotidianamente assillano noi cittadini liguri. Insomma i cittadini sono stufi e vogliono aria nuova, un’alternativa".

E i suoi colleghi di partito?

"Lungi da me commentare l’operato altrui, vado avanti per la mia strada e come Le ho detto i risultati si leggeranno il primo giugno. La mia attuale posizione di consigliere comunale mi aiuta molto soprattutto per comprendere l’andamento amministrativo dell’ente conoscendone le varie sfaccettature e parlando, di conseguenza, con cognizione di causa. Essere consigliere comunale nel più grande comune della Provincia di Imperia contribuisce ad avere una visione completa anche a livello provinciale. Parlare per sentito dire non porta certamente lontano".

Del così famigerato “listino” Lei cosa ne pensa?

"E’ sicuramente un errore imperdonabile averlo permesso. Tutti i Partiti, compreso quello che rappresento, avrebbero dovuto alzare le barricate ma, ahimè, ciò non è avvenuto. Se la politica vuole riguadagnarsi la fiducia della gente non dovrebbe dar modo ad alcuni  “raccomandati” di evitare il confronto con gli elettori per equilibri politici dettati dalle segreterie di partito incomprensibili per me, figuriamoci per il  cittadino. E’ incomprensibile per me amministrare senza mandato da parte dei cittadini, sono troppo lontano da questi schemi".

Ieri Lei ha votato per eleggere Presidente e amministratori provinciali. Come è andata?

"Spero di poter vedere qualche novità all’interno del consiglio provinciale così da scuotere un po’ queste logiche partitiche che hanno stufato e hanno decisamente contribuito ad un aumento esponenziale di “disinteressamento” da parte dei cittadini. E’ vero che solo gli amministratori pubblici  potevano dare la loro preferenza ma in politica ci vuole, e ne sono più che mai convinto, un giusto equilibrio tra esperienza e novità. Poi tutti insieme si ricostruisce, aggregandosi e discutendo. Questa è la vera politica".

Ci sono critiche nei suoi confronti?

"Mia nonna mi ha sempre detto che l’indifferenza è il peggior disprezzo. Guai se non fossi criticato. Le accetto purchè siano costruttive. L’odio a prescindere nei miei confronti non trova risposta. Sono a disposizione di chiunque voglia confrontarsi con me in maniera propositiva pensando, prima di tutto, a riscrivere il futuro dei nostri figli".

C.S.

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