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Attualità | 10 aprile 2015, 08:39

Sanremo: nuova illuminazione nella Pigna, il CdQ "Ok alle luci ma servono interventi a Rivolte San Sebastiano"

“L’illuminazione – dice Anna Maria Scaramuzzino - dovrebbe essere realizzata a prescindere da qualsiasi situazione in atto e tanto meno dal contenzioso dello spostamento dei chioschi".

Rivolte San Sebastiano

Rivolte San Sebastiano

“Il Sindaco Biancheri e l'assessore ai Lavori Pubblici Faraldi, nonchè il dirigente Ing. Trucchi non devono fare la magia di trasformare i chioschi dei fiori in punti lucw per la Pigna, in quanto questo intervento del potenziamento dell'illuminazione della Pigna, oggetto di innumerevoli richieste del CdQ La Pigna agli Enti”. E’ questa la dichiarazione del presidente dell’attivo comitato di quartiere, Anna Maria Scaramuzzino, in relazione ai lavori che a breve partiranno per l’illuminazione pubblica del centro storico matuziano.

“L’illuminazione – continua la Scaramuzzino - dovrebbe essere realizzata a prescindere da qualsiasi situazione in atto e tanto meno dal contenzioso dello spostamento dei chioschi. Questi dovrebbero essere comprati dal comune e posizionati in Piazza Muccioli a prescindere dalla volontà degli esercenti che operano in Piazza Eroi che non vogliono traslare, perchè tale spesa era già stata messa a bilancio. Questa ‘magia’ dei chioschi dei fiori che si trasformeranno  in luci per il centro storico è un altro sfregio alla Pigna, che doveva beneficiare dei contributi dei fondi europei del progetto ‘Pigna Mare’. Siccome non è stato eseguito nei tempi e nei modi prestabiliti è stato prorogato già una volta con il Progetto ‘integrato’ Pigna Mare, in quanto si rischiava di dover rendere i contributi. La cosa più grave è che i fondi del contributo dovevano servire per il recupero del palazzo Rivolte San Sebastiano che è a rischio di crollo a causa di un importante dissesto statico, valutato da tecnici venuti da Perugia e per il quale nessun intervento ad oggi è stato previsto”.

“Il Sindaco – termina il presidente del CdQ - dovrebbe valutare le priorità per le opere da eseguire come dovrebbe fare un buon padre di famiglia, perchè se dovesse crollare l'immobile di Rivolte San Sebastiano, sarebbe una grave perdita per la nostra storia e cultura, senza dimenticare il rischio che corrono le persone che transitano in quel budello, unico per la sua peculiarità architettonica”.

Carlo Alessi

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