ELEZIONI REGIONALI
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Politica | 02 aprile 2015, 14:05

#ElezioniRegionali2015: Capacci al Pd dopo la rottura: "La vostra avventura in provincia è iniziata con la mia elezione a Sindaco. Ricordatelo"

"Forse la libertà di pensiero non piaceva, non capisco, ma non intendo far polemiche"

#ElezioniRegionali2015: Capacci al Pd dopo la rottura: "La vostra avventura in provincia è iniziata con la mia elezione a Sindaco. Ricordatelo"

"Ricordo che l'avventura del Partito Democratico in Provincia di Imperia, per chi se lo fosse scordato, è nata con la mia elezione a Sindaco a giugno del 2013 nella quale se avessi perso mi avrebbero fatto a fettine, quindi quello che si chiedeva era un minimo di riconoscenza".

Sono parole pesanti quelle pronunciate dal Sindaco di Imperia Carlo Capacci a Sanremo News, a poche ore dalla decisione, ufficializzata questa mattina, da parte di Liguria Cambia di abbandonare la coalizione con il Partito Democratico di Raffaella Paita in vista delle elezioni regionali.

Abbiamo intervistato il Sindaco nel suo ufficio. Capacci esclude la crisi politica all'interno dell'amministrazione, ma non risparmia frecciate agli alleati del Pd.

"Noi abbiamo portato il nostro contributo - ha detto Capacci - sia in fase di costituzione della coalizione, sia in fase di primarie, sia dopo, poi ci sono state molte riunioni nelle quali, si dovevano definire i contorni delle alleanze. Noi con forse un po' di presunzione, però basata su fatti oggettivi, cioè sulla consapevolezza di avere dei candidati all'altezza della situazione, quali per esempio il professor Capurro che ricordo, con una deliberazione di Consiglio Regionale ha fatto risparmiare 70milioni di euro ai cittadini liguri sul tema delle assicurazioni delle Asl che prima venivano gestite in un modo diverso e lui con la sua idea è riuscito a ottenere questo. Noi avevamo e abbiamo intenzione di portare persone di una certa caratura, di un certo livello e portare le nostre idee, che sono quelle di semplificare, di sburocratizzare, di fare diventare questa nostra Regione, una regione nella quale magari aziende abbiano voglia di investire perché da noi le cose sono più facili, invece che più difficili come sono in questo momento.

Durante tutti i colloqui queste nostre peculiarità non sono state riconosciute, siamo stati parificati a soggetti autoreferenziati che rappresentano praticamente solo loro stessi. Noi, è vero, abbiamo chiesto un posto nel listino per il professor Capurro. Lo confermo e lo dirò fino alla morte, ma l'abbiamo chiesto perché pensavamo e pensiamo di essere un gruppo che aveva titolo di chiedere quello perché costituiamo un movimento, portiamo delle idee, abbiamo una base di consenso elettorale che deriva anche dal passato, perché ricordo che l'avventura del Partito Democratico in Provincia di Imperia, per chi se lo fosse scordato, è nata con la mia elezione a Sindaco a giugno del 2013 nella quale se avessi perso mi avrebbero fatto a fettine, quindi quello che si chiedeva era un minimo di riconoscenza. Perché il posto nel listino? Semplicemente per avere la garanzia della rappresentanza della lista in Consiglio Regionale. Tutto il resto noi abbiamo detto che ce lo saremmo guadagnati sul campo. Ciò non è stato possibile. Evidentemente il nostro valore non è stato compreso. Forse la nostra libertà di pensiero non piaceva, non capisco, comunque non intendo far polemiche, non intendo che questo fatto abbia ripercussioni sull'amministrazione comunale di Imperia, quindi non ci sarà nessun tipo di problema, perché sarebbe anche sbagliato farlo. Dopodiché, quello che succederà lo saprete alla prossima puntata".

La candidata alla presidenza della Regione per il Pd, Raffaella Paita ha parlato di ricatto di Liguria Cambia.

"La nostra era una richiesta - continua Capacci - e secondo me legittima. Secondo me i ricatti li stanno facendo altri".

Cosa farà adesso Liguria Cambia?

"Lo vedremo alla prossima puntata che magari sarà la settimana prossima".

Francesco Li Noce

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