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Attualità | 27 marzo 2015, 11:11

Sanremo: indagine sul futuro del commercio, la fotografia di quello attuale e l'eventuale impatto di 'The Mall'

Sono stati presentati e discussi i risultati di uno studio sulla situazione attuale e sulle prospettive di rilancio del settore del Commercio di Sanremo. Tutti i dati e le stime sull'impatto dell'Outlet e le interviste.

Sanremo: indagine sul futuro del commercio, la fotografia di quello attuale e l'eventuale impatto di 'The Mall'

Il Centro Ariston di Sanremo e la Confcommercio di Imperia hanno organizzato oggi la presentazione del progetto 'Il settore del commercio a Sanremo - Avanti tutta...', coordinato dal Dott. Prof. Filippo Celata del Dipartimento di Metodi e Modelli per l’Economia, il Territorio e la Finanza Memotef - Università “La Sapienza” di Roma.

Sono stati presentati e discussi i risultati di uno studio sulla situazione attuale e sulle prospettive di rilancio del settore del Commercio di Sanremo. Si tratta di un percorso di ricerca condiviso con i commercianti, un percorso che non è concluso, visto che su alcune stime si sta ancora lavorando. Tutto nasce da quella che è la ‘minaccia’ dell’apertura di un ‘Outlet’ in Valle Armea. L’Outlet è stata per anche un’occasione di discussione e l’obiettivo dello studio si è spostato da un’ottica analitica ad un impatto vero e proprio sul futuro.

I primi dati presentati non sono molto incoraggianti, ma riguardano dati già noti, per indagini svolte negli ultimi mesi. Imperia è, infatti, la prima provincia del Nord Italia per disoccupazione, quinta per aumento della disoccupazione dal 2008, la 91° per tasso di crescita delle imprese, la 3a con più basso rapporto tra stipendi e costo della vita, la 33a per la capacità attrarre i turisti stranieri la 35° per lunghezza nella permanenza turistica, 12° per capacità di attrarre i turisti russi, 15a per i francesci, 16a per i paesi non dell’Unione Europea 22a per gli scandinavi. La stagionalità della domanda turistica della provincia di Imperia è nella media italiana ma al di sotto di quella europea.

Sanremo ha un dato molto positivo: è infatti un polo commerciale attrattivo per quella che si considera l’alta fascia. Si trova all’8° posto per il cliente che vuole avere un’offerta importante, subito dietro centri importanti come Milano e come quelli che possono dare al cliente grandi centri commerciali (Torino, Genova, Pavia, Alessandria, Cuneo, Savona e Mondovì). In provincia la città di Sanremo ha maggiore redditività delle imprese rispetto alle altre città.

Lo studio ha tracciato una fotografia dei negozi di Sanremo, che regala al commercio matuziano una serie di dati molto importanti. Il negozio medio di Sanremo esiste da 31 anni, ha 4 dipendenti ed ha un fatturato tra i 600 e gli 800mila euro, una media di fatturato alta rispetto al resto d’Italia. Sul piano della clientela viene segnalata una affluenza di 13 clienti al giorno (per la fascia media 19 clienti, quella alta 12 e la bassa 11). C’è una prevalenza di stranieri al 45%, poi i turisti italiani al 30% e locali al 25. La composizione dei cliente vede la Francia al primo posto con il 34%, seguiti dai russi, al 20%. C’è un forte incremento della clientela russa ma in crescita anche i cinesi e di tutti i paesi asiatici, ma c’è un drastico calo della clientela locale e di turisti italiani. Dai dati emerge che il turista straniero spende ovviamente molto di più ed anche lo scontrino medio vede gli stranieri al primo posto, in alcuni casi tre volte rispetto ai locali. Gli acquisti maggiori riguardano orologi, moda, lusso ed abbigliamento in genere mentre, per quanto riguarda la stagionalità, la punta massima è a luglio e agosto, mentre la più bassa è a novembre. Evidenziato un rallentamento degli acquisti a dicembre, a causa dei saldi anticipati.

Nelle interviste fatte ai commercianti, questi hanno sottolineato di voler soprattutto ‘fronteggiare’ la crisi (62%) al confronto di quelli che la vogliono ‘prevenire’ (35%). Quasi tutti hanno confermato che uno dei modi è anche la fruizione del web con la vendita on line, ma si punta anche molto sull’accessibilità del negozio, sulla professionalità del personale e su marchi in esclusiva di zona.

C’era grande attesa per capire quelli che potranno essere gli impatti per la presenza dell’Outlet di Valle Armea. Tra questi alcuni sono positivi ed altri, invece, saranno negativi. Quelli positivi riguardano l’investimento da circa 30 milioni di euro, la fiscalità, l’occupazione e l’attivazione dell’indotto. Quelli negativi riguardano i costi delle opere infrastrutturali, i servizi di viabilità e l’impatto ambientale

Per l’occupazione è prevista l’assunzione di circa 200 unità di cui il 70% dal territorio ed entrate fiscali. Le negatività riguardano: la viabilità, l’incremento dei costi di sorveglianza del territorio, l’incremento del traffico con la probabile assunzione di nuovi agenti della Municipale. Senza dimenticare la cementificazione ed il consumo del suolo.

Lo studio eseguito ha previsto una possibile presenza di visitatori tra i 700mila ed un milione e 300mila, con un acquisto medio sugli 80 euro. L’ipotesi di distribuzione degli acquisti potrebbe essere: al 30% residenti, 25% turisti italiani, 20% turisti francesi e 25% altri turisti stranieri. Un dato molto importante riguarda la possibile ‘vulnerabilità’ dei negozi con la presenza dell’Outlet. 18 negozi su 32 (nella zona centrale), infatti, hanno almeno uno dei 35 marchi di The Mall e Cavalli è presente in 8 punti vendita. La competizione diretta ‘marchio su marchio’ è evidenziata per il 20% degli esercizi commerciali.

Nell’ambito delle interviste fatte ai commercianti, questi hanno evidenziato, a loro modo di vedere, le criticità di Sanremo: Al primo posto i parcheggi, con 14 voti, viabilità e traffico a 9, criminalità a 6, ma anche degrado urbano ed altro. Il 60% dei commercianti spera nel parcheggio da 800 posti sotto piazzale Dapporto, ma viene anche chiesto il potenziamento della sosta in periferia, la maggiore presenza dei vigili urbani e navette gratuite. Lo studio ha anche verificato la possibilità della creazione di un centro commerciale naturale nel centro della città.

Le interviste:

Carlo Alessi

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