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Attualità | 18 marzo 2015, 14:16

Sanremo: tornei di poker, ancora nessun accordo tra i dealers della cooperativa TTGT e la Casinò Spa

“Abbiamo avuto risposte vaghe – hanno detto i dealers della TTGT – se non addirittura nulle, inoltre abbiamo appreso dai mezzi di informazione della calendarizzazione del WPT a giugno."

Sanremo: tornei di poker, ancora nessun accordo tra i dealers della cooperativa TTGT e la Casinò Spa

Ancora nessuna novità per i dealers della cooperativa TTGT, dal Casinò di Sanremo, che non hanno ancora ricevuto risposta in merito alla complessa proposta inerente l'affidamento dell'organizzazione dei cosiddetti 'tornei settimanali'. Questa mattina, in un incontro presso lo studio del Dott. Panizzi, alcuni rappresentanti della cooperativa: Cristian Parolini, Valeria Perri e Cristiano Ciprotti hanno ritenuto opportuno puntualizzare le tappe della vicenda che li vede protagonisti, soprattutto in merito alla decisione di creare la TTGT.

La nostra cooperativa nasce nel maggio 2012, non è assolutamente stata creata in occasione di questa vicenda che ci vede protagonisti con Casinò Spa – hanno detto i rappresentanti della TTGT - la scelta di unirci in una cooperativa aveva lo scopo di ottenere continuità di occupazione a migliori condizioni economiche, tramite l'organizzazione di eventi di poker, non corrispondono al vero le notizie apparse che parlano di una recente costituzione avvenuta in fretta e furia.”

La TTGT è costituita da 28 dealers che da circa otto anni svolgono la loro attività lavorativa in occasione dei tornei organizzati nella Casa da Gioco di Sanremo e in tutta Europa. Alla fine del 2014 è stata avviata una trattativa con Casinò Spa attraverso l'invio di una prima proposta contenente la proposizione di iniziative ed una informativa sulla sua organizzazione; proposta che è stata integrata con gli elementi di carattere economico a metà gennaio 2015, a seguito della quale i rappresentanti della cooperativa sono stati incontrati dal Presidente di Casinò S.p.A. Giancarlo Ghinamo e da alcuni responsabili della Casa da Gioco, precisamente i signori Di Leo e Natta. Nel corso della riunione è stata discussa la proposta con la richiesta da parte della Casinò S.p.A. di integrazioni volte a superare problemi inerenti interposizioni e mono committenza.

Il 6 febbraio del 2015, la cooperativa invia a Casinò S.p.A. una vera e propria bozza di contratto dove si evidenzia in particolare il rapporto gerarchico all'interno della cooperativa, e il superamento della mono committenza sottolineando, da parte della TTGT, l'esistenza di contatti in corso con altri operatori del settore; a cui ha fatto seguito un incontro, il 13 febbraio, con il Sindaco di Sanremo che si è mostrato in quell'occasione ben disposto ad aiutare i 28 dealers a venire a capo della questione.

Il 2 marzo i dealers hanno incontrato il Cda di Casinò S.p.A., riunione che si è ripetuta il 12 marzo, in cui la Casa da Gioco ha abbandonato l'incontro per lasciare spazio a quello che ha definito un 'tavolo tecnico'' e si è riservata la possibilità di poter ascoltare anche altre aziende in merito all'organizzazione dei tornei settimanali, tra queste la 'Titl Events', che già lavora per il Casinò di Venezia.

Abbiamo avuto risposte vaghe – continuano i dealers della TTGT – se non addirittura nulle in merito alla nostra proposta, inoltre abbiamo appreso dai mezzi di informazione della calendarizzazione del WPT a giugno, avendo sempre dichiarato Casinò S.p.A. la sua volontà di garantire che gli organizzatori di eventi di poker utilizzassero la cooperativa come service. La TTGT ha preso quindi l'iniziativa di avanzare una proposta in tal senso agli organizzatori di questi eventi e si augura che Casinò S.p.A. dia seguito a quanto dichiarato più volte, organizzando riunioni per la definizione di accordi con i singoli organizzatori.”

La cooperativa ha inoltre espresso la sua preoccupazione in merito alla mancata organizzazione dei tornei settimanali, spesso frequentati da giocatori locali o al massimo provenienti del basso Piemonte, che invece da gennaio non vedono la loro realizzazione. Mancanza che potrebbe spingere i giocatori a rivolgersi ai cosiddetti 'circoli', favorendo così il gioco illegale.

Simona Della Croce

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