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Politica | 11 marzo 2015, 09:45

Unione dei comuni della Valle Arroscia: i membri delle opposizioni si schierano in modo critico

E’ stato notificato a tutti i Sindaci della Valle Arroscia il ricorso contro lo Statuto dell’Unione dei Comuni. "Ricorso appoggiato da tutti i consiglieri dei gruppi di opposizione, perché mortifica la rappresentanza dei Comuni e, di fatto, esclude le minoranze. Basta leggere il parere ad hoc del Ministero dell’Interno, richiesto dalla minoranza di Pieve, che detta le norme che bisognava osservare, per rendersi conto che è fuorilegge".

Unione dei comuni della Valle Arroscia: i membri delle opposizioni si schierano in modo critico

E’ stato notificato a tutti i Sindaci della Valle Arroscia il ricorso contro lo Statuto dell’Unione dei Comuni. "Ricorso appoggiato da tutti i consiglieri dei gruppi di opposizione, perché  mortifica la rappresentanza dei Comuni e, di fatto,  esclude le minoranze. Basta leggere il parere ad hoc del Ministero dell’Interno, richiesto dalla minoranza di Pieve,  che detta le norme che bisognava osservare, per rendersi conto che è fuorilegge". 

La spiegazione arriva dai Gruppi di opposizione presenti nei Comuni della Valle Arroscia: Armo, Borghetto d’Arroscia, Cosio d’Arroscia, Pieve di Teco, Pornassio e Vessalico. "Condividiamo le dichiarazioni apparse sulla stampa del Sindaci di Pontedassio, di San Lorenzo al Mare, di Costarainera, e per la verità di molti altri ancora, che hanno ben capito che tutti i Comuni dell’Unione devono avere pari dignità di rappresentanza: “Non si tratta di essere più forti degli altri, ma, semmai, di essere più forti tutti insieme, per dare migliori servizi ai nostri cittadini”,  o ancora, “...ogni paese ha uguali diritti di voto” e “dobbiamo ragionare come un unico Ente locale”.

"Dichiarazioni che dovrebbero illuminare chi, invece, ancora oggi si ostina nell’irragionevolezza di questo Statuto. - aggiungono i membri delle opposizioni - Noi, speravamo che si provvedesse ad eliminare le illegittimità ed abbiamo aspettato fino all’ultimo giorno utile per ricorrere. Inutilmente. Perché il Presidente facente funzioni Alessandri, dicendo di parlare a nome di tutti i Sindaci, ha ripetutamente dichiarato alla stampa che lui va avanti così e che tutto è regolare". 

"Avere imposto ai Consigli comunali uno Statuto a scatola chiusa, senza parlarne, senza fare alcuna riunione insieme, senza alcuna dialettica ha prodotto unicamente assurdità ed illegittimità. - replicano - Ciò si rileva anche dalle numerose critiche  sollevate dalle stesse maggioranze consiliari. Noi crediamo nell’Unione e riteniamo di  primaria importanza, oltre che di buon senso, che lo strumento che detta le regole della convivenza, debba essere  di garanzia per tutti e per questo condiviso".

"I Sindaci, quali attori principali e gli amministratori di oggi hanno una grande responsabilità nei confronti della Valle. Quella di costruire, o meglio ricostruire, il senso della “Comunità Montana”  per mantenere e dare servizi nel segno dello sviluppo e del progresso. Al contrario, per acquiescenza (anche il non decidere è responsabilità) si andrà verso il fallimento, con tutte le conseguenze che ne derivano. Come spiegheremo tutto questo ai nostri cittadini?" - si interrogano dalle opposizioni.

C.S.

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