In provincia di Imperia sono in aumento gli Over 65, affetti da gravi malattie oculari a rischio di perdere la vista. Purtroppo sono ancora poche le persone che conoscono le patologie gravi dell'occhio. Il progressivo invecchiamento della nostra popolazione ha determinato l'aumento di malattie legate all'età, tra cui le più gravi sono quelle oculari e in particolar modo il glaucoma, la cataratta e la degenerazione maculare senile.
Oggi grazie all'aiuto del Dr. Franco Lupi, oculista di Sanremo, cercheremo di spiegare una delle patologie più silenti dell'occhio: il glaucoma. Si tratta di una delle tre patologie che sono maggiormente responsabili dei casi di cecità e di ipovisione negli anziani e non solo. I dati riferiti alla nostra regione sono molto preoccupanti, infatti si stima che quasi il 50% delle persone colpite non siano consapevoli di avere questa patologia.
"Oggi - ha affermato il Dr. Franco Lupi - purtroppo questa malattia è ancora poco conosciuta ed è quindi molto importante informare la popolazione per evidenziare i sintomi precoci a cui prestare attenzione. Inoltre è indispensabile istruire le persone su come conoscere e prevenire l'insorgenza del glaucoma, riuscendo a diagnosticarlo tempestivamente, attraverso dei controlli regolari dall'oculista."
Ma che cos'è il Glaucoma? "Per glaucoma s'intende un aumento della pressione endoculare con ischemizzazione del nervo ottico e conseguente danno del Campo Visivo. La malattia è causata da un continuo aumento della pressione intraoculare, che colpisce il nervo ottico, un fascio di fibre nervose, che trasmette gli impulsi elettrici, derivati dagli stimoli visivi, al cervello. Questa patologia è estremamente subdola, poiché determina danni funzionali progressivi ed irreversibili senza provocare dolori o diminuzione dell'acutezza visiva, ma solamente difètti del campo visivo che si evidenziano purtroppo tardivamente."
Ma cosa succede all'occhio? "In una delle forme più frequenti di glaucoma, quello primario ad angolo aperto, la papilla all'esame oftalmoscopico, appare pallida ed escavata. Inoltre i vasi risultano adagiati sul bordo papillare e si denota un considerevole aumento del tono endoculare. Il tono endoculare è il risultato dell'equilibrio omeostatico tra la produzione dell'umore acqueo ed il suo deflusso. Infatti nell'occhio affetto da glaucoma primario il deflusso dell’umore acqueo viene ostacolato, il liquido si accumula e la pressione intraoculare comincia a salire. Dopo qualche tempo avviene uno schiacciamento del nervo ottico con danni irreversibili e la morte delle fibre nervose. L’oftalmoscopia è un esame che consente l’osservazione diretta della retina e del punto in cui il nervo ottico si collega al bulbo oculare (papilla). Le lesioni a carico del nervo ottico si traducono in una progressiva alterazione del campo visivo che tende progressivamente a restringersi fino alla sua completa scomparsa. Una volta danneggiate le fibre del nervo ottico, all’interno del campo visivo si generano delle zone dette scotomi, inizialmente molto piccoli, che dapprima interessano la parte periferica del campo visivo, infatti il paziente continuerà a vedere nitidamente al centro, purtroppo però, vengono spesso notati quando ormai il danno al nervo ottico è irreversibile. Infine, le cellule nervose vengono completamente distrutte e la perdita della vista diventa definitiva
Ma esistono diversi tipi di Glaucoma? "Seguendo un criterio eziologico, il glaucoma viene suddiviso in primario e secondario. Il primario è provocato da alterazioni del sistema trabecolare, cioè dal funzionamento del sistema di deflusso dell’umore acqueo, il secondario insorge in seguito ad altre patologie oculari. Il glaucoma primario può essere acquisito o congenito. A sua volta il glaucoma primario acquisito viene classificato in due forme: ad angolo aperto e ad angolo chiuso. Il glaucoma primario ad angolo aperto, accennato precedentemente, è dovuto ad una sorta di invecchiamento del sistema trabecolare di deflusso, infatti l’umore acqueo raggiunge il trabecolato, ma non viene sufficientemente filtrato in quanto quest’ultimo è strutturalmente alterato. Invece nel glaucoma ad angolo chiuso l’umore acqueo non riesce a raggiungere il sistema trabecolare di deflusso perchè l’angolo formato da cornea e iride è troppo stretto, infatti l’iride si addossa lentamente alla cornea ostruendo completamente il passaggio. Esistono inoltre altre forme di glaucoma come quello pigmentario, solitamente ereditario, dove alcuni frammenti dell’iride, trasportati dall’umore acqueo, vanno ad ostruire le fessure del trabecolato dalle quali fuoriesce il liquido. Segue il glaucoma a pressione normale, dovuto ad uno scarso apporto di flusso sanguigno al nervo ottico, che provoca l’atrofizzazione delle fibre nervose. Il glaucoma può essere causato a volte anche dalla sindrome di esfoliazione, che colpisce il cristallino, dove alcuni strati del cristallino si sfaldano ed i vari frammenti si depositano sul trabecolato, otturandone le fessure. "Infine non possiamo dimenticare il glaucoma congenito dove l’angolo di drenaggio è anomalo sin dalla nascita".
Quali sono i fattori principali di rischio per contrarre la malattia? "Sicuramente tra i fattori di rischio possiamo trovare una predisposizione ereditaria, traumi, diabete, miopia, una prolungata terapia con farmaci cortisonici e l'età avanzata. Il glaucoma è una patologia che può colpire chiunque e una volta insorto, anche se curato, rimarrà per sempre. L'unico modo per prevenire la perdita della vista è la diagnosi precoce. Pertanto è molto importante sottoporsi a visite periodiche di controllo a scopo preventivo dopo i '40 anni".
Come si effettua l'esame diagnostico? "La tonometria oculare è un esame fondamentale per la diagnosi di glaucoma, rapido e indolore. Al paziente viene somministrato un collirio anestetico ed applicato un colorante fluorescente. Il pistoncino del tonometro appiana la cornea e tramite una scala graduata,si può ottenere il valore della pressione intra oculare. Ultimamente viene utilizzato uno strumento innovativo: il tonometro a soffio, che consente uno screening della pressione intraoculare con un lieve getto d’aria sulla superficie oculare." "Esistono poi altri accurati esami, come la perimetria, la gonioscopia, l'HRT-II e la pachimetria corneale".
Quali sono le terapie più efficaci? "Nonostante non esista un trattamento definitivo per curare il glaucoma, con una terapia adeguata, può essere tenuto sotto controllo. Ad esempio, una delle terapie mediche più indicate all'insorgere dei primi sintomi è quella che prevede l'uso di colliri speciali. Infatti possiamo trovare colliri antiglaucoma che hanno lo scopo di ridurre la quantità di umore acqueo all’interno dell’occhio, abbassando quindi la pressione intraoculare, poi ci sono i beta bloccanti, che riducono la produzione di umore acqueo da parte del corpo ciliare. L'elenco prosegue con gli alfa 2 agonisti adrenergici, che riducono la produzione di umore acqueo, con i simpaticomimetici adrenergici che incrementano il deflusso trabecolare e uveosclerale, fino ad arrivare a quelli derivati dalle prostaglandine e prostamidi che incrementano il deflusso uveosclerale. Infine possiamo trovare gli inibitori della anidrasi carbonica che riducono la produzione di umore acqueo. Ognuno di questi farmaci ha un particolare meccanismo di azione sia a livello della circolazione che della produzione dell’umore acqueo. "Nel caso in cui la terapia a base di colliri non dovesse più bastare, si dovrà ricorrere anche all’assunzione di farmaci per via orale. Però in certi casi, questi farmaci, potrebbero causare degli effetti collaterali e non essere ben tollerati. Questa sequenza terapeutica sarà possibile solamente se la diagnosi sarà precoce e se il glaucoma progredirà lentamente. Invece, in tutti quei casi che saranno giudicati gravi, si dovrà necessariamente ricorrere al trattamento laser o all’intervento chirurgico".
Ci auguriamo che anche questo incontro, con l'oculista matuziano Franco Lupi, sia servito per far conoscere ai lettori, l'aspetto medico, le terapie disponibili e le ricerche di nuove cure, di una patologia così subdola e invalidante.














