Festival di Sanremo - 11 febbraio 2015, 12:36

#DearJack in conferenza: "A #Sanremo2015 siamo quelli più rock, portiamo un po' di freschezza"

Domani la cover 'rockeggiante' di “Io che amo solo te” di Sergio Endrigo.

Momento di crescita professionale per i Dear Jack tra i protagonisti di questo 65° Festival di Sanremo con il brano "Il mondo esplode tranne noi". Il palco dell’Ariston ha mostrato la nuova anima che si accosta definitivamente ad un genere pop rock in lieve contrasto rispetto al canone melodico della kermesse. 

"Qui a Sanremo siamo quelli un po’ più rock e crediamo di portare un po’ di freschezza. - spiega Alessio Bernabei, voce nel gruppo - Noi abbiamo portato chitarre distorte e toni aggressivi per far sentire un po’ chi sono i Dear Jack, rimarremo sempre su questo genere pop rock ma non metal. Speriamo che il televoto parli bene. Siamo romantici e delicati all’interno". 

“Ci sembra doveroso parlare del nostro secondo album. - aggiunge Lorenzo Cantarini, chitarra elettrica - E’ uscito ieri sera in contemporanea con la fine della nostra esibizione. E’ passato circa un anno da quando siamo sulla scena. Abbiamo dedicato tantissimo tempo a questo album ed abbiamo imparato moltissimo sperimentando il più possibile. Abbiamo cercato di mantenere un’originalità con sound completamente diversi spendendo tempo a trovare un suono che ci rappresentasse perché siamo giovanissimi e quindi non poteva essere il suono definitivo.

Il giovane quintetto tornerà sul palco domani sera per la serata delle cover dove i Dear Jack porteranno “Io che amo solo te” di Sergio Endrigo. “E’ stata una scelta difficile avevamo preso in considerazione moltissimi brani della musica italiana, 'tutto il resto è noia', 'che sarà', 'una rotonda sul mare', solo per citarne alcuni. - racconta il front man della band - Noi conosciamo e conoscevamo Endrigo anche prima di questo pezzo. Inutile dire che rappresenta un pezzo fondamentale della musica. Poi ci incuriosiva il personaggio, sempre di classe ma démodé, interessato a scrivere canzoni per bambini ma molto cult per la musica italiana”. 

“Domani sera porteremo un brano meraviglioso scritto nel 62, attualissimo per quanto riguarda il testo. - aggiunge Cantarini - Un ciclo che si ripete. Abbiamo osato e cercato il rischio con un arrangiamento rock e volevamo far capire un modo diverso di far capire il rock. Ci sarà un arrangiamento un po’ alla Queen con un rock un po’ sinfonico che destabilizza la melodia lenta dell’originale. Siamo consapevoli che abbiamo mantenuto rispetto per l’autore ed il brano ed ora sappiamo che questo brano è anche un po’ nostro”. 

"La figlia, Claudia Endrigo ci ha chiamati e si è detta soddisfatta - conclude Bernabei - e ci includerà nella biografia dedicata al padre e ci ha invitati alla commemorazione dedicata al padre". 

 

 

Stefano Michero